Epic Games riporterà Fortnite su iOS, in Europa, nel corso del 2024. L’annuncio è giunto quasi in concomitanza con quello di Apple che anticipa l’introduzione di importanti modifiche alle sue piattaforme, pensate per adeguarle a quanto previsto dal Digital Markets Act, in vigore nel vecchio continente a partire dall’inizio di marzo.
Epic Games sta per riportare Fortnite su iOS
Il titolo sarà distribuito attraverso lo store ufficiale della software house, al debutto su iPhone e iPad nel corso dei prossimi mesi. La notizia non poteva che essere celebrata dallo sviluppatore con uno stile irriverente, lo stesso che, fin dall’inizio, ha contraddistinto i toni della battaglia legale tra le parti. In questo caso, è stato pubblicato un breve filmato con una banana che osserva la mela morsicata e le sue mosse.
Remember Fortnite on iOS?
How bout we bring that back.
Later this year Fortnite will return in Europe on iOS through the @EpicGames Store.
(shoutout DMA – an important new law in the EU making this possible). @Apple, the world is watching. pic.twitter.com/VdHWTe8i1c— Fortnite (@FortniteGame) January 25, 2024
La battaglia reale legale non è finita
Tutto finito, dunque? Si è di fronte a una vittoria su tutta la linea per i creatori del battle royale e a una totale disfatta per Apple? Non proprio, secondo Tim Sweeney, fondatore e CEO di Epic Games, che in un intervento su X esprime le proprie perplessità in merito a quanto annunciato dal gruppo di Cupertino, definendolo un nuovo subdolo esempio di conformità dannosa
, potenzialmente lesivo di quanto previsto dal Digital Markets Act.
Apple's plan to thwart Europe's new Digital Markets Act law is a devious new instance of Malicious Compliance.
They are forcing developers to choose between App Store exclusivity and the store terms, which will be illegal under DMA, or accept a new also-illegal anticompetitive…
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) January 25, 2024
Il motivo? Apple forzerebbe gli sviluppatori a scegliere tra una pubblicazione esclusiva attraverso la sua piattaforma, accettandone tutti i termini di servizio, e uno schema ritenuto anticoncorrenziale
caratterizzato da commissioni versate per i download generati e sui pagamenti non processati direttamente.
Insomma, la battaglia reale legale è tutt’altro che archiviata. Ricordiamo che la software house è impegnata anche in un processo contro Google che ha preso formalmente il via nel mese di novembre. In questo caso, lo scontro ha preso il via per questioni legate alla versione Android di Fortnite e ai metodi di pagamento supportati per l’acquisto dei contenuti in-game.