A pochi mesi dal lancio dell’innovativa Lumix G1, la prima fotocamera ad obiettivi intercambiabili dotata di mirino elettronico (EVF), Panasonic è già pronta ad introdurre una nuova macchina con sistema Micro Quattro Terzi, la Lumix GH1.
La GH1 è sostanzialmente simile alla fotocamera che l’ha preceduta, ma colma quella che molti considerano la più grande lacuna della G1: l’assenza di una funzione di registrazione video. Con una scelta ormai sempre più gettonata tra i produttori di fotocamere digitali, Panasonic ha scelto di dotare la sua prossima ibrida del supporto al video HD : la GH1 è infatti in grado di registrare filmati con definizione 1080p a 24 frame per secondo (FPS) e con definizione 720p a 60 FPS.
I formati video supportati dalla nuova Lumix sono l’ AVCHD (Advanced Video Coding High Definition) e il Motion-JPEG: quest’ultimo può essere utilizzato esclusivamente per registrare video con risoluzione massima di 1280 x 720 pixel a 30 FPS. Il formato AVCHD utilizza il già affermato codec di compressione H.264, e secondo Panasonic “permette una durata doppia di registrazione HD rispetto al formato convenzionale Motion JPEG”.
L’ audio stereo viene invece compresso utilizzando il codec Dolby Digital Stereo Creator , pienamente compatibile con tutti i player che supportano il formato Dolby Digital.
La registrazione video può essere attivata semplicemente premendo un apposito tasto posto sul retro della fotocamera: in tale modalità la macchina conserva la maggior parte delle impostazioni che l’utente aveva impostato per lo scatto delle foto, come eventuali regolazioni al bilanciamento del bianco e la modalità di fuoco. Grazie alla funzione Creative Movie è possibile impostare manualmente apertura del diaframma e tempi di scatto anche quando si registrano dei filmati: in questo modo si possono creare effetti di movimento o modificare la profondità di campo .
Chi ama le cose semplici può optare per la modalità iA (Intelligent Auto), disponibile sia per le foto che per i video, la quale gestisce in automatico tutte le impostazioni della fotocamera.
Il sensore Live MOS della GH1 conserva una risoluzione effettiva di 12 megapixel, ma non si tratta dello stesso modello utilizzato sulla G1. Il nuovo sensore, dotato di 4 canali ad alta velocità, è stato progettato per sostenere l’elevata velocità di trasferimento dati necessaria per la registrazione di video Full HD. Tale componente promette inoltre di migliorare il rapporto segnale/rumore e, di conseguenza, la qualità delle foto scattate ad alti ISO.
Il processore d’immagine della GH1 è il Venus Engine HD, lo stesso già utilizzato su diversi modelli di fotocamere Lumix, qui composto da due CPU.
In Italia la GH1 sarà disponibile nei negozi da maggio , ma il suo prezzo non è ancora noto: c’è chi suggerisce che questo sarà compreso tra 900 e 1000 dollari , dunque dai 100 ai 200 dollari superiore al prezzo di lancio della G1.
Negli scorsi giorni Panasonic ha anche annunciato il lancio di due nuovi obiettivi Micro Quattro Terzi : il Lumix G Vario HD 14-140mm f/4-5,8 ASPH, ottimizzato per la GH1, e il Lumix G Vario 7-14mm f/4 ASPH. La lunghezza focale equivalente dei due obiettivi è rispettivamente di 28-280mm e di 14-28mm.
Con la G1 prima e la GH1 poi, Panasonic ha di fatto dato vita ad una nuova categoria di fotocamere digitali che, grazie al sistema Micro Quattro Terzi, si pongono a metà strada tra le reflex e le compatte. L’adozione di un mirino elettronico ad elevata risoluzione ha permesso a Panasonic di eliminare i classici specchio e pentaprisma delle reflex, riducendo di conseguenza peso e dimensioni del corpo macchina ma conservando la possibilità di cambiare le ottiche. Tra i primi produttori di fotocamere ad aver seguito le orme di Panasonic c’è Samsung , che proprio questa settimana ha svelato la sua prima linea di macchine fotografiche digitali ibride.
Alessandro Del Rosso