Si chiama Off Grid Battery Energy Storage System (ESS) ed è il frutto della collaborazione siglata tra Jaguar Land Rover e l’italiana Pramac. Si tratta di una soluzione per lo stoccaggio dell’energia prodotta da fotovoltaico, basata sull’utilizzo delle batterie precedentemente integrate nei veicoli elettrici della serie I-PACE.
Le batterie delle Jaguar per l’energia da fotovoltaico
L’unità più capiente arriva a 125 kWh, un quantitativo sufficiente per soddisfare il fabbisogno energetico medio di un’intera famiglia per un’intera settimana. L’impianto è realizzato sfruttando l’85% del materiale proveniente dai moduli in origine installati sulle vetture, mentre l’altro 15% è reimmesso nella supply chain, in piena conformità con il principio di economia circolare. Riportiamo di seguito in forma tradotta le parole di Andrew Whitworth (Battery Manager, Circular Economy Team per JLR).
L’annuncio è un esempio di come collaboreremo con i leader dell’industria per creare un futuro sostenibile e una vera economia circolare.
We are pleased to have partnered with Pramac to create a #ZeroEmissions charging unit using second-life @Jaguar I-PACE #batteries.
Battery reuse will be key to growing our circular economy and achieving our #Reimagine net zero status goal by 2039.https://t.co/THYnmbWI5i pic.twitter.com/pJniMG5PZO
— JLR (@JLR_News) March 15, 2022
Non è certo la prima volta che un protagonista del settore dà una seconda vita alle batterie delle auto elettriche, utilizzandole per una finalità differente rispetto a quella per la quale sono state concepite. Può essere una strada percorribile per rendere più sostenibile il mercato automotive, concentrato nella corsa all’elettrificazione che come noto può nascondere qualche insidia. Così facendo, non si è costretti a smaltire subito le celle una volta smontate dalle EV.
Al momento, le unità messe a punto da Jaguar Land Rover e Pramac sono sfruttate nei box del campionato di Formula E. Non è dato a sapere se siano destinate a una commercializzazione futura, né con quali modalità. La notizia è comunque di interesse, poiché anticipa un trend che prevediamo poter prendere piede entro i prossimi anni, soprattutto in virtù della corsa al fotovoltaico (e più in generale alle rinnovabili) a cui ci apprestiamo ad assistere. La crisi attuale non sta facendo altro che accelerare un processo già pianificato.