Nel momento in cui il paese prova ad accelerare nel percorso di transizione verso le rinnovabili, Poste Italiane sottolinea il proprio impegno su questo fronte. Con l’obiettivo di arrivare a zero emissioni nette di anidride carbonica entro il 2030, il gruppo punta sul fotovoltaico. Sono stati messi nero su bianco nuovi investimenti e nuove iniziative.
Poste Italiane ed energia: all in sul fotovoltaico
La volontà è stata anticipata da un primo annuncio giunto nel mese scorso. Oggi l’azienda torna sul tema, ribadendo l’intenzione di installare impianti con potenza media da 50 kWp (per un perimetro di potenza complessiva pari a circa 19 MWp) intervenendo su siti di medie e grandi dimensioni, inclusi alcuni Centri di Meccanizzazione Postale.
Di seguito le parole di Matteo Del Fante, amministratore delegato. Sono state raccolte in occasione dell’annuncio del piano strategico 2024 Sustain & Innovate durante il quale è stata svelata, tra le altre cose, l’intenzione di fornire servizi legati a energia e banda larga.
A conferma della rilevanza dei temi ambientali per la nostra strategia, Poste Italiane diventerà un’azienda a zero emissioni nette entro il 2030. L’impegno che abbiamo assunto per la sostenibilità e l’innovazione è un supporto importante per raggiungere gli obiettivi del Paese e dell’Europa per una ripresa economica sostenibile, in linea con quanto programmato nel Recovery Plan.
Per il progetto sono stati stanziati complessivamente 31,5 milioni di euro fino al 2023. Stando a quanto pianificato, già entro fine 2023, Poste Italiane punta a coprire il 5% del proprio fabbisogno con l’energia pulita prodotta dal proprio fotovoltaico. Si tratta di sistemi concepiti per l’autoconsumo diurno e per l’immissione del surplus in rete solo nei giorni di chiusura. I primi, sperimentali, sono già in funzione a Milano (via Pindaro) e Roma (viale Europa).