Foursquare, alla ricerca del check-in

Foursquare, alla ricerca del check-in

Secondo il fondatore Dennis Crowley, la piattaforma di geolocalizzazione social avrebbe tutta l'intenzione di gettarsi nel mondo del search. Garantendo ai vari motori dati anonimi per l'individuazione dei luoghi più trendy
Secondo il fondatore Dennis Crowley, la piattaforma di geolocalizzazione social avrebbe tutta l'intenzione di gettarsi nel mondo del search. Garantendo ai vari motori dati anonimi per l'individuazione dei luoghi più trendy

“I nostri dati generano delle tendenze estremamente interessanti, che potrebbero portare ad un arricchimento del search”. Così Dennis Crowley, co-founder dell’ormai popolare piattaforma di geolocalizzazione social Foursquare. Una breve intervista apparsa tra le pagine online del quotidiano britannico The Telegraph , in cui Crowley ha fatto luce su alcuni dettagli di una prossima strategia nel vasto ecosistema del search online.

Pare infatti che Foursquare abbia tutta l’intenzione di gettarsi a capofitto nell’universo dei motori di ricerca, svelando una serie di colloqui e trattative con alcuni dei suoi massimi protagonisti. Tra questi, Google, Yahoo! e Microsoft , ovvero l’attuale trinità del mercato del search.

La strategia illustrata da Crowley consisterebbe nel fornire ai suoi potenziali partner un flusso sempre aggiornato dei vari check-in effettuati dagli utenti iscritti, trasferiti ovviamente in forma anonima. Ai giganti del search il successivo compito di analizzare questi dati in forma di trend , per capire quali siano i posti più visitati dai vari utenti di Foursquare .

“Possiamo rendere anonimi i vari dati – ha spiegato Crowley – e utilizzarli per mostrare i luoghi più popolari. Twitter ha aiutato il mondo e i search engine a capire di cosa stessero parlando i suoi utenti. Foursquare permetterebbe alle persone di sapere quali siano i luoghi di tendenza”. In sostanza, ristoranti, bar, locali notturni .

Nessuna delle tre aziende citate da Crowley ha tuttavia confermato le sue indiscrezioni, rifiutando di offrire alla stampa dettagli aggiuntivi. C’è comunque chi ha sottolineato come gli attuali due milioni di utenti di Foursquare non costituiscano poi un numero così elevato da permettere al mondo di capire quali siano i posti più trendy del pianeta.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
20 lug 2010
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