I numerosi lockdown e le conseguenziali proteste che hanno interessato Foxconn in Cina hanno gravato molto sull’operato dell’azienda, la quale, proprio per aggirare scenari del genere, ha recentemente provveduto a spostare parte della produzione per conto di Apple in India. A tal proposito, le pressioni fatte dalla società taiwanese e da altre aziende hanno portato il governo locale dello stato di Karnataka nel sud del Paese ad una storica liberalizzazione delle leggi sul lavoro andando ad adottare nuove regole.
Foxconn: produzione senza interruzione dei prodotti Apple in India
In questo modo, Foxconn potrà produrre senza interruzione prodotti Apple, con inevitabili vantaggi in termini di ritorno economico per la taiwanese, ma ovviamente soprattutto per il gruppo di Cupertino, il quale potrà d’ora in avanti contare su una disponibilità praticamente costante dei suoi prodotti, evitando di andare incontro a situazioni come quelle viste nei mesi addietro in cui le spedizioni erano decisamente in difficoltà.
Andando più in dettaglio, sino a questo momento in Karnataka vi era un limite di 9 ore per ogni turno lavorativo, mentre le nuove leggi prevedono che si possano svolgere due turni da 12 ore ciascuno, il che significa che Foxconn potrà lavorare in maniera praticamente ininterrotta 24 ore su 24.
Inoltre, per la prima volta in assoluto è stato introdotto il lavoro notturno per le donne e si potranno svolgere massimo 48 ore di lavoro a settimana, indistintamente dal sesso e dalle fasce orarie. Sono poi state aumentate le ore di straordinario consentite che da 75 iniziali diventano 145.
Riportiamo di seguito, in forma tradotta, le dichiarazioni al riguardo che un funzionario del governo indiano ha rilasciato al Financial Times.
L’India è destinata a diventare il prossimo grande polo manifatturiero. Quando confrontiamo l’India con altri Paesi… dobbiamo aumentare di un grande margine la nostra efficienza in termini di aumento della produzione di lavoro.