Dopo un intero giorno di chiusura, la fabbrica Foxconn di Tai Yuan è tornata alle sue routine di assemblaggio componenti, come annunciato dal portavoce cinese Louis Woo. Nessun impatto negativo sulla produzione , in seguito alla violenta rissa scatenatasi all’interno del campus nella notte tra domenica e lunedì scorso. La causa della sommossa sarebbe da attribuirsi agli attriti tra alcuni dipendenti e le guardie private che controllano l’area del campus.
“Abbiamo 79mila persone che lavorano nel centro di Tai Yuan – ha spiegato Woo all’agenzia di stampa Reuters – Teniamo sempre da parte dei componenti di scorta”. Resta comunque l’eco planetario della maxi-rivolta che ha portato a 40 feriti e diversi arresti. Per alcuni, un “mal di testa” che non verrà risolto con i pezzi di ricambio. ( M.V. )