Stretta di mano ufficializzata in Francia tra il gigante del mondo online Google e APIG (Alliance de la Presse d’Information Générale), associazione che al suo interno riunisce circa 300 tra gli editori attivi nel paese transalpino. Definite le modalità attraverso le quali bigG riconoscerà loro un compenso per l’utilizzo delle notizie e dei loro brevi estratti che tutti noi incontriamo durante la navigazione o muovendoci tra le schermate dello smartphone.
Google e notizie: accordo con gli editori francesi
È il risultato della Riforma del Copyright che il Parlamento Europeo ha approvato nel marzo 2019, ora trasposta all’interno dell’ordinamento nazionale. Non si è fatto attendere il commento di Pierre Louette, CEO del gruppo Les Échos-Le Parisien nonché Presidente di APIG, che così ha manifestato la propria soddisfazione.
Dopo lunghi mesi di negoziati, questo accordo costituisce una tappa importante, segna l’effettivo riconoscimento dei diritti connessi agli editori della stampa e l’inizio della loro remunerazione da parte delle piattaforme digitali per l’utilizzo delle loro pubblicazioni online.
L’@Alliance_Presse et @GoogleEnFrance signent un accord relatif à l'utilisation des publications de presse en ligne pic.twitter.com/t2QEeBMwX3
— AlliancePresse (@Alliance_Presse) January 21, 2021
In un suo intervento sul blog ufficiale francese il gruppo di Mountain View ha definito un “grande passo in avanti” l’accordo siglato che stabilisce un framework attraverso il quale sarà in grado di negoziare le licenze con ogni specifico editore certificato da IPG e aderente ad APIG. Diversi i criteri tenuti in considerazione per definire la somma: il contributo fornito alla discussione politica, l’impegno profuso ai fini dell’informazione, il volume delle pubblicazioni e ovviamente il traffico generato.
La stretta di mano prevede inoltre la partecipazione all’iniziativa News Showcase, annunciata nell’ottobre 2020 attraverso la quale Google e già attiva in paesi come Germania e Brasile. Si tratta di “story panel” mostrati con la modalità visibile di seguito.
La certificazione IPG citata poc’anzi viene riconosciuta in Francia agli editori che soddisfano determinati requisiti in termini di standard qualitativi e che nel loro staff impiegano almeno un giornalista professionista.
Aggiornamento (21/01/2021, 17.33): riceviamo in redazione e pubblichiamo lo statement di Google in merito alla stretta di mano.
Google pagherà per i contenuti che vanno oltre i link e gli estratti brevi.