Google è stata nuovamente condannata in Francia per le associazioni di chiavi di ricerca offerte attraverso il suo servizio Google Suggest : stavolta ad accusarla era l’azienda che opera nel settore immobiliare Lyonnaise de Garantie , che vedeva il suo nome associato alla parola “escroc” che significa in francese “truffatore”.
Prima era stato il turno dell’azienda Direct Energie , che lamentava l’associazione nei suggerimenti del motore di ricerca del suo marchio alla parola arnaque , il corrispettivo francese di “frode”, e che si era vista dare ragione in tribunale.
Sempre in Francia, poi, il tribunale d’appello di Parigi aveva condannato Google per diffamazione nel caso in cui ad accusarla era un privato il cui nome era associato ai termini “violenza”, “condannato”, “satanista”, “prigione” e “stupratore”.
La nuova sentenza che condanna Google a pagare alla querelante 50mila euro, e che è stata confermata in appello , si inscrive dunque nella giurisprudenza francese che ormai sembra dare per assodato la responsabilità civile di Google è per i termini suggeriti agli utenti nel momento della digitazione di una query tramite Google Suggest, se tale associazione di idee è offensiva o diffamante nei confronti dei soggetti coinvolti.
Davanti ai tribunali francesi, dunque, non è stata accolta neanche la tesi difensiva di Google per cui i termini sono associati da un algoritmo e non da una scelta discrezionale umana: secondo i giudici francesi Google non sarebbe riuscita a dimostrare che le parole suggerite siano solo il frutto “di un mero calcolo statistico di tutte le precedenti ricerche con gli stessi termini”.
Per motivi simili Google è stata convocata in tribunale anche in Svezia , in Irlanda e in Italia , e già condannata in Brasile e assolta nel Regno Unito .
Claudio Tamburrino