Google pagherà gli editori francesi per gli estratti delle notizie

Francia: Google pagherà gli editori per le notizie

L'autorità antitrust francese riconosce la ragione degli editori nella lunga battaglia legale contro Google per lo sfruttamento degli articoli.
Francia: Google pagherà gli editori per le notizie
L'autorità antitrust francese riconosce la ragione degli editori nella lunga battaglia legale contro Google per lo sfruttamento degli articoli.

Vittoria per gli editori francesi e per le agenzie stampa del paese nell’ormai lunga battaglia contro Google finalizzata a ottenere un compenso in cambio degli snippet delle notizie pubblicati dal motore di ricerca. L’autorità antitrust transalpina ha ordinato alla parent company Alphabet di trovare un accordo con la controparte entro i prossimi tre mesi.

Google e notizie: una vittoria per gli editori francesi

Il comunicato comparso sul sito ufficiale della Autorité de la Concurrence fa riferimento a un “grave danno” causato da bigG al settore. Dovranno essere rimborsate anche le somme dovute e fin qui non versate a partire dal 24 ottobre 2019. Nel suo intervento sulla decisione, Richard Gingras (numero uno di Google News) parla di colloqui già avviati al fine di definire un giusto compromesso in seguito all’approvazione della Riforma Copyright.

Fin da quando la legge europea sul copyright è entrata in vigore lo scorso anno abbiamo avviato dialoghi con gli editori per incrementare il nostro supporto e gli investimenti nelle notizie.

Della questione abbiamo scritto più volte in passato, anche nel settembre dello scorso anno quando la società californiana ha rifiutato di andare incontro alle richieste degli editori con un secco no, definendosi piuttosto disposta a ridurre in modo significativo la lunghezza degli estratto degli articoli mostrati a chi naviga in seguito a una ricerca.

L’autorità francese non entrerà nel merito della trattativa, lasciando che siano le parti a stabilire un compenso adeguato e le modalità di attribuzione. Rimarrà però vigile e disposta a intervenire, anche comminando sanzioni, in caso di comportamenti ritenuti illeciti.

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Pubblicato il
9 apr 2020
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