Parigi – Ci sono le firme dei provider oltre a quelle delle major e delle etichette discografiche in calce ad un documento sostenuto dal governo francese, un documento con cui si chiede una nuova stagione di lotta contro la pirateria e in particolare contro lo scambio di materiale pirata via Internet. I provider nel documento chiedono ai discografici di avviare denunce civili e penali contro chi scambia materiale illegalmente e di renderle note a tutti.
Tutti i maggiori provider che operano in Francia hanno già sottoscritto il documento, tra questi anche Wanadoo e Tiscali France, che impegna gli stessi fornitori di accesso ad integrare nei propri contratti di servizio delle nuove clausole, che prevedano la sospensione degli account o la loro terminazione dinanzi a casi di pirateria.
L’associazione dei provider dinanzi alle perplessità di qualcuno ha già fatto sapere che gli abbonamenti degli utenti saranno eventualmente terminati “soltanto dietro richiesta del giudice”. Ciò nonostante, l’impegno preso è quello di agire immediatamente quando questa richiesta giunga ma anche di avvertire i propri clienti nel caso in cui arrivino segnalazioni direttamente dai detentori di diritti d’autore.
La ratio dell’adozione del documento da parte dei provider, tradizionalmente restii a scendere a patti con l’industria dei contenuti, sta nel timore che le pressioni delle major portino al varo in Francia di una normativa antipirateria che crei ulteriori guasti e che si riveli ben più pesante di quanto può essere una collaborazione con i detentori del diritto d’autore. Questa per molti versi inedita convergenza è peraltro molto ben vista dal Governo di Parigi.
Nel documento, infine, si propone di lavorare assieme per spingere il mercato legale della distribuzione musicale via Internet agendo anche sul fronte del prezzo. L’obiettivo è che sui siti in lingua francese siano disponibili entro la fine dell’anno almeno 600mila brani musicali in vendita.