Il netbook pensato da Freescale, e presentato in occasione del recente Mobile World Congress di Barcellona, si può ben definire un “alieno” tra i mini notebook che oggi affollano il mercato. Questo cucciolo di PC non solo monterà come CPU principale un processore ARM, ma sarà anche il primo a far girare il neonato sistema operativo Android di Google.
Il processore alla base del nuovo netbook sarà l’ i.MX515 , un chip prodotto dalla stessa Freescale e basato sull’architettura Cortex-A8 di ARM. Questo chip gira ad una frequenza di 1 GHz ed ha un thermal design power di appena mezzo watt, contro i 2,5 watt dell’Atom N270. Freescale afferma che l’intero package, comprendente tutte le tipiche funzionalità fornite da southbridge e northbridge, consuma un massimo di 3 watt.
Secondo l’azienda, il proprio netbook sarà in grado di offrire un’autonomia minima di 8 ore utilizzando batterie a bassa capacità, dunque leggere ed economiche. Con batterie ad alta capacità, l’autonomia di questi sistemi potrebbe raggiungere le 12 ore.
Tra i sistemi operativi che Freescale ha deciso di supportare ufficialmente c’è il già citato Android, che farà dunque il suo debutto su un dispositivo non palmare, e le distribuzioni Ubuntu e Xandros Linux, quest’ultima portata sulle architetture ARM proprio di recente.
Nel design del netbook è prevista anche la tecnologia HyperSpace di Phoenix , che fornisce un ambiente grafico Linux-based che può essere avviato in pochi secondi in alternativa al sistema operativo principale.
Il produttore americano è inoltre in trattative con Wavecom e Option per portare sui propri netbook soluzioni di connettività 3G.
Freescale ha realizzato il design di riferimento del proprio netbook con la collaborazione di Pegatron, primo produttore che convertirà tale progetto in un prodotto commerciale. Il costo di un netbook basato su tale design dovrebbe essere compreso fra i 100 e i 200 dollari a seconda della configurazione hardware.