Per la prima volta un serie di frequenze televisive saranno assegnate con un bando di gara. Una svolta, secondo il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni.
Il bando di gara rappresenta l’esecuzione di una sentenza del TAR del Lazio che nel 2006 aveva accolto il ricorso di Rete A, emittente alla quale il ministero della Comunicazioni aveva negato di sfruttare frequenze inutilizzate dello spettro. Il bando riguarderà l’assegnazione competitiva di 108 impianti-frequenze, sui 24680 censiti nel database delle frequenze televisive compilato a giugno.
“Ci troviamo di fronte ad un passo che, per quanto limitato nelle dimensioni, è di una certa rilevanza – ha dichiarato Gentiloni – poiché afferma un principio importante e cioè che anche le frequenze televisive sono una risorsa pubblica”. Infatti, spiega il Ministro, i provvedimenti approvati in passato sul settore televisivo “troppo spesso sono intervenuti per legittimare l’esistente, generando l’occupazione totale delle risorse”.
Alla gara, il cui bando verrà pubblicato il 16 novembre sulla Gazzetta Ufficiale, possono partecipare i soggetti che “sono in possesso di concessioni ma non delle coperture” dell’80% del territorio previsto dal quadro normativo, ha spiegato Gentiloni. ( G.B. )