Frisco, in metrò si parla col cellulare

Frisco, in metrò si parla col cellulare

BART, il sistema di trasporto pubblico di San Francisco godrà presto della copertura totale per le comunicazioni wireless. Una comodità gradita a molti cittadini e un grozzo biznezz
BART, il sistema di trasporto pubblico di San Francisco godrà presto della copertura totale per le comunicazioni wireless. Una comodità gradita a molti cittadini e un grozzo biznezz


San Francisco – Nelle gallerie della metropolitana di San Francisco le conversazioni da cellulare non si interromperanno più. Lo garantisce il BART (Bay Area Rapid Transit District), il sistema di trasporto rapido dell’area cittadina, che ha annunciato di essere in grado, primo negli States, di offrire, a breve, la piena copertura delle comunicazioni wireless anche in galleria.

Fino a poco tempo fa, i passeggeri del BART potevano addurre una comoda scusa per non essere reperibili al cellulare, ma la copertura totale promessa dal sistema di trasporto eliminerà anche questa possibilità. “L’obiettivo è di coprire la totalità delle tratte sotterranee, per consentire ai passeggeri dotati di dispositivi wireless di non preoccuparsi di trovarsi in superficie o meno”, riferische Chuck Rae, responsabile del BART, in un’intervista rilasciata al San Francisco Chronicle .
La realizzazione del progetto di copertura si trova ormai all’ultimo stadio: cinque operatori wireless hanno già sottoscritto i contratti per l’utilizzo della rete di comunicazione “underground” e un sesto accordo è in via di definizione. Proficui rapporti di collaborazione che, per la società che gestisce il BART, significano centinaia di migliaia di dollari.

L’importanza del raggiungimento dell’obiettivo è stata confermata, stando a quanto riferito dalla direzione del BART, dalle risposte ottenute in seguito ad alcune indagini condotte dalla società sulla clientela. Accanto ad un grande numero di pareri decisamente favorevoli, esistono comunque opinioni di viaggiatori che non sono così certi della necessità di una copertura di rete totale, fino ad arrivare a considerazioni più “estreme” come quella della psicoterapeuta Stephanie Elliott, che si dichiara perplessa, ritenendo che l’estensione della connettività incoraggi la gente ad eliminare i rapporti umani, limitandosi a socializzare solamente con chi si trova online.

Pareri di carattere abbastanza differente da quelli che dividono le due correnti di pensiero italiane “ufficiali”, divise sul progetto di copertura delle gallerie metropolitane per questioni di ordine pubblico e problemi legati agli atti terroristici.

Molto schiettamente, BART e le compagnie wireless confidano nel fatto che il pubblico apprezzerà la possibilità di poter conversare senza subire alcuna interruzione, ma sono convinti che il business maggiore sarà originato dagli utenti dei dispositivi in grado di utilizzare la posta elettronica e la navigazione internet. Anche per via della rumorosità dei convogli durante i viaggi sotterranei, che non facilita il dialogo per telefono.

Il tutto rappresenta sicuramente un ottimo affare per il sistema di trasporto della città californiana: non solo BART non sostiene costi di infrastruttura nella realizzazione del progetto, curata e supervisionata da Nextel , ma in più riscuoterà un canone annuale dai carrier per le concessioni territoriali.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
22 nov 2005
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