La FTC (Federal Trade Commission) getta la spugna. Non verrà presentato nessun appello alla Corte Suprema per chiedere di esaminare la decisione presa dalla Corte di Appello in merito al presunto abuso di posizione dominante da parte di Qualcomm. Dopo oltre quattro anni dall’inizio dello scontro legale, l’azienda californiana ha vinto la sua battaglia.
FTC pone fine allo scontro con Qualcomm
La vicenda ha avuto inizio nel 2017, quando la FTC ha presentato una denuncia contro Qualcomm. Secondo la Commissione, l’azienda californiana ha ostacolato la concorrenza, chiedendo somme esagerate per l’uso di alcune licenze relative ai chip per la connettività mobile. Essendo tecnologie essenziali per il funzionamento dei dispositivi, le licenze dovevano essere concesse con modalità FRAND (Fair, Reasonable, and Non-Discriminatory).
Il 21 maggio 2019 era stata emessa la prima sentenza favorevole alla FTC. Secondo la giudice Lucy H. Koh, Qualcomm aveva violato la legge antitrust statunitense. Dopo aver ottenuto la sospensione dell’ingiunzione (l’obbligo di rinegoziare i termini delle licenze), l’azienda californiana aveva vinto l’appello l’11 agosto 2020. La FTC aveva quindi chiesto di riesaminare il caso davanti all’intero collegio di giudici (non solo tre), ma la richiesta è stata respinta.
Rebecca Kelly Slaughter, Presidente facente funzione della FTC, ha dichiarato:
Dati i notevoli venti contrari che la Commissione deve affrontare in questa materia, la FTC non presenterà una petizione alla Corte Suprema per rivedere la decisione della Corte d’Appello del Nono Circuito. Lo staff della FTC ha svolto un lavoro eccezionale presentando il caso e continuo a credere che la conclusione del tribunale distrettuale secondo cui Qualcomm ha violato le leggi antitrust sia stata del tutto corretta e che la corte d’appello abbia sbagliato a concludere diversamente. Ora più che mai, la FTC e altre forze dell’ordine devono applicare con coraggio le leggi antitrust per proteggersi da comportamenti abusivi da parte delle aziende dominanti, anche nei mercati ad alta tecnologia e in quelli che coinvolgono la proprietà intellettuale. Sono particolarmente preoccupata per le conseguenze di comportamenti anticoncorrenziali o sleali nel contesto della definizione degli standard e la FTC monitorerà da vicino la condotta in questo campo.
Questo è invece il commento di Don Rosenberg, Executive Vice President e General Counsel di Qualcomm:
Siamo lieti che il caso sia finito e che la decisione unanime della Corte d’Appello per il Nono Circuito sia valida. Il Nono Circuito ha riconosciuto i nostri contributi all’industria e ha ricordato a tutti noi che il comportamento ipercompetitivo dovrebbe essere incoraggiato. Qualcomm è arrivata dov’è oggi investendo decine di miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, e inventando tecnologie usate da miliardi di persone in tutto il mondo. Ora, più che mai, dobbiamo preservare gli incentivi fondamentali per innovare e competere.