La Federal Trade Commission (FTC) e 17 procuratori federali hanno denunciato Amazon per abuso di posizione dominante. L’azienda di Seattle avrebbe adottato diverse pratiche illegali per mantenere il suo monopolio nel mercato delle vendite online. Amazon afferma che le accuse sono sbagliate e che, in caso di sconfitta in tribunale, sarà costretta ad aumentare i prezzi danneggiando i consumatori.
Condotte illegali per ostacolare la concorrenza
Secondo la FTC e i procuratori generali, Amazon ha attuato pratiche commerciali che ostacolano la concorrenza su prezzi, scelta dei prodotti e qualità con l’obiettivo di mantenere la sua posizione dominante. Le accuse riguardano principalmente due business, ovvero lo store usato dai consumatori e il marketplace usato dai venditori.
Amazon avrebbe usato due tattiche “punitive e coercitive”. La prima è una misura anti-sconto che impedisce ai venditori di offrire prezzi inferiori a quelli di Amazon. Ad esempio, se Amazon scopre che un venditore offre prodotti a prezzo inferiore su altri siti o piattaforme, i prodotti del venditore sono penalizzati nei risultati di ricerca, diventando praticamente invisibili.
La seconda riguarda il servizio Prime. Amazon avrebbe ostacolato la possibilità di sfruttare i vantaggi offerti da Prime per la spedizione dei prodotti. L’azienda di Seattle avrebbe inoltre dato maggiore visibilità ai suoi prodotti nei risultati delle ricerche e imposto ai venditori il pagamento di commissioni che possono arrivare al 50% delle entrate.
La FTC e i procuratori generali hanno chiesto al tribunale un’ingiunzione permanente per bloccare l’uso di queste pratiche illegali da parte di Amazon e ripristinare la concorrenza.
L’azienda di Seattle scrive che la denuncia potrebbe avere conseguenze negative per consumatori e venditori. Se il tribunale darà ragione all’autorità antitrust, Amazon offrirà meno prodotti con prezzi più alti e consegne più lente.
Aggiornamento (10/12/2023): Amazon ha chiesto ad un giudice di respingere la denuncia, in quanto la FTC non ha fornito prove per dimostrare che le pratiche dell’azienda danneggino i consumatori.
Aggiornamento (14/02/2024): il processo contro Amazon è stato fissato per ottobre 2026.