Al centro delle polemiche è finita una serie di applicazioni videoludiche a disposizione dei vari possessori di iPhone, iPad e iPod Touch. App scaricabili gratuitamente dallo store di Apple, protagoniste di un recente articolo apparso tra le pagine online del Washington Post .
Titoli popolari come Villaggio dei Puffi , Tap Zoo e Zombie Farm sono così finiti nel mirino del congressman democratico Edward Markey, unico firmatario di una lettera spedita all’attenzione del chairman della Federal Trade Commission (FTC) Jon Leibowitz. La commissione statunitense dovrebbe far luce su alcune pratiche gestite nel vasto ecosistema mobile di Apple.
FTC dovrebbe porre particolare attenzione sul meccanismo noto come in-app purchase , ovvero la possibilità offerta agli utenti di fare acquisti restando nei confini delle varie applicazioni presenti su iOS. Un sistema nato per snellire le transazioni mobile , ma anche per garantire alla Mela una percentuale sui pagamenti effettuati.
Ma l’articolo del Washington Post ha riportato le pesanti critiche da parte di alcuni genitori statunitensi, scagliatisi contro certi meccanismi d’acquisto previsti da app come Tap Zoo . I pargoli a stelle e strisce si perderebbero tra suoni e colori, finendo con l’acquistare accessori e bonus senza consapevolezza alcuna .
Una tendenza testimoniata dal rigonfiamento di alcune bollette telefoniche, lievitate fino a quasi 1500 dollari per l’acquisto massivo di cibo virtuale e casette puffose . Il congressman Markey ha quindi chiesto a FTC di investigare, soprattutto su come vengono promosse queste app presso gli utenti più giovani e ingenui. La Commissione potrebbe in sostanza obbligare aziende come Apple a gestire applicazioni più chiare e trasparenti.
Mauro Vecchio