Dopo circa 13 ore di testimonianza in tre giorni, Mark Zuckerberg ha respinto l’accusa di aver acquisito Instagram e WhatsApp per eliminare potenziali concorrenti. Rispondendo alle domande degli avvocati di Meta e della FTC, il CEO ha sottolineato che l’obiettivo era migliorare i due servizi. Ieri pomeriggio è stata ascoltata anche l’ex Chief Operating Officer Sheryl Sandberg.
Meta ha migliorato Instagram e WhatsApp
Uno degli obiettivi di Meta è respingere l’accusa di monopolio dimostrando che i concorrenti nel mercato dei social network sono più numerosi di quelli indicati dalla FTC (Snapchat e MeWe). In seguito alla domanda dell’avvocato dell’azienda di Menlo Park (Mark Hansen), Zuckerberg ha confermato che TikTok rappresentava un pericolo.
Il CEO ha dichiarato che WhatsApp e Instagram non sarebbero diventati concorrenti di Facebook. I fondatori di WhatsApp (Jan Koum e Brian Acton) non erano ambiziosi. Non volevano aggiungere funzionalità social, come le Storie. Oggi WhatsApp ha quasi 3 miliardi di utenti.
Durante la sua testimonianza, Zuckerberg ha dichiarato che non era preoccupato della concorrenza di Instagram. In seguito all’acquisizione, il servizio è stato aggiornato e oggi ha oltre 2 miliardi di utenti. I fondatori (Kevin Systrom e Mike Krieger) non hanno però reagito positivamente all’incremento delle inserzioni pubblicitarie.
In definitiva, Zuckerberg ha evidenziato che le acquisizioni di Instagram e WhatsApp sono stati investimenti e non vittime della strategia “catch and kill” (cattura e uccidi), come cerca di dimostrare la FTC.
Durante la testimonianza di Sheryl Sandberg sono state mostrate alcune email interne che l’ex Chief Operating Officer ha inviato ad altri dirigenti. Le comunicazioni erano riferite al lancio di Google+ avvenuto a luglio 2011. All’epoca era stato considerato un possibile concorrente, quindi Sandberg e Zuckerberg avevano ipotizzato di bloccare le inserzioni di Google su Facebook.