La prima testimonianza al processo in corso è stata quella di Mark Zuckerberg. L’avvocato della FTC (Federal Trade Commission) ha fatto al CEO diverse domande sulla storia di Meta (Facebook all’epoca della denuncia oltre quattro anni fa) prima di arrivare all’acquisizione di Instagram e WhatsApp. Durante l’udienza del primo giorno, l’avvocato di Meta ha contestato la definizione di mercato rilevante che l’azienda avrebbe monopolizzato.
Meta ha molti concorrenti
Il processo antitrust non prevede una giuria, quindi la decisione finale spetterà unicamente al giudice James Boasberg. Quest’ultimo ha dichiarato di non aver mai usato un servizio di Meta, quindi l’avvocato della FTC (Daniel Matheson) ha sfruttato la presenza di Mark Zuckerberg per un riepilogo storico fino all’acquisizione di Instagram avvenuta nel 2012.
Dopo alcune ore, Matheson ha mostrato le email inviate da Zuckerberg ad altri dirigenti. Nelle comunicazioni veniva evidenziata la crescita esponenziale di Instagram e contemporaneamente la lentezza dello sviluppo dell’app Facebook Camera. La FTC vuole dimostrare che Instagram è stata acquisita perché rappresentava una minaccia. Zuckerberg ha ovviamente negato questa supposizione.
La FTC ha considerato Snapchat e MeWe per stabilire che Meta ha un monopolio nel mercato dei social network personali. L’avvocato di Meta (Mark Hansen) ha contestato la definizione di mercato rilevante, in quanto sono stati esclusi altri concorrenti, come TikTok e iMessage.
La testimonianza di Zuckerberg continuerà oggi e probabilmente si parlerà anche di WhatsApp. Oltre al potere monopolistico, la FTC dovrà dimostrare che Meta ha agito illegalmente per raggiungere o mantenere la sua posizione dominante.