FTX, è fallimento: Sam Bankman-Fried non è più CEO

FTX, è fallimento: Sam Bankman-Fried non è più CEO

L'avventura di FTX e di Sam Bankman-Fried è giunta al capolinea: sfumata l'acquisizione, la società ha presentato istanza di fallimento.
FTX, è fallimento: Sam Bankman-Fried non è più CEO
L'avventura di FTX e di Sam Bankman-Fried è giunta al capolinea: sfumata l'acquisizione, la società ha presentato istanza di fallimento.

L’annus horribilis delle criptovalute non è ancora concluso e, per dirla tutta, nemmeno si intravede una luce in fondo al lungo tunnel imboccato con l’inizio del Crypto Winter in primavera. In questi giorni si registra l’ennesimo capitolo di una storia che qualcuno dirà di aver previsto tempo fa, ma che in molti (in primis gli investitori, per ovvie ragioni) non avrebbero mai voluto veder scritta: il fallimento di FTX. Lo schianto fa rumore, parecchio. Interessa quello che, fino a pochi giorni addietro, era uno dei più importanti exchange al mondo per volume di transazioni gestite.

Il crollo di FTX, un fallimento in salsa crypto

Lo stesso vale per l’altra società controllata, Alameda Research, così come per la divisione statunitense FTX US (la sede principale era infatti localizzata alle Bahamas). Il fondatore, Sam Bankman-Fried, ha rassegnato doverose dimissioni dal ruolo di CEO. Lo rimpiazza formalmente John J. Ray III. Sfumata la trattativa per una possibile acquisizione da parte del colosso Binance, l’esito è stato inevitabile.

La caduta dell’exchange sta innescando un ennesimo effetto a catena su una parte delle altre realtà attive nel territorio delle criptovalute e sugli asset, quasi tutti i negativo. Il prezzo di Bitcoin, ad esempio, è tornato sotto alla soglia dei 17.000 dollari.

Sam Bankman-Fried, il cui patrimonio personale era stimato in circa 26 miliardi nel mese di marzo, è ritenuto responsabile di aver impiegato quasi 10 miliardi prelevati dai fondi degli utenti iscritti a FTX per finanziare altri propri business, in primis quello della già citata Alamanda Research. Questo il post condiviso ieri su Twitter, non ha bisogno di traduzioni.

La piattaforma ha sospeso prelievi e depositi. In un comunicato stampa, i vertici della società affermano di aver fatto ricorso al Chapter 11 (istanza di fallimento) nel tentativo di recuperare quanto necessario per sanare le posizioni aperte con clienti e stakeholder.

Aggiornamento: scomparsi fondi per circa 600 milioni di dollari, FTX fa riferimento a un attacco.

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Pubblicato il
11 nov 2022
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