Trascorsi quattro mesi esatti dall’arresto di Sam Bankman-Fried (fondatore ed ex CEO), spunta l’ipotesi di una riapertura per FTX, l’exchange di criptovalute protagonista di un catastrofico fallimento nel novembre scorso. A renderlo noto è il team di legali che sta seguendo la procedura relativa alla bancarotta, precisando però che nulla al momento è ancora stato deciso né pianificato.
La possibile riapertura di FTX fa volare FTT
I lavori in corso hanno finora permesso di recuperare asset per un valore complessivo pari a 7,3 miliardi di dollari, inclusi quelli digitali. Proseguono le analisi necessarie a spiegare, nel dettaglio, cosa sia andato storto, quali decisioni prese dalla precedente amministrazione abbiano condotto al disastroso esito che tutti ben conosciamo.
Il CEO in carica, John Ray, auspica ormai da tempo il rilancio della piattaforma. Tra gli obiettivi, anche quello di ottenere ulteriori risorse da destinare ai clienti. Le modalità sono ad ogni modo tutte da definire. Potrebbe passare attraverso il prelievo diretto di quanto depositato in passato da parte degli interessati. Oppure, far leva sul risanamento dei debiti maturati una volta avviato un nuovo modello di business profittevole.
Di certo, il percorso verso un’eventuale riapertura a pieno regime dell’exchange, dovrebbe fare i conti con il fattore fiducia, inevitabilmente compromesso da quanto accaduto con il crollo dei mesi scorsi. Difficilmente il settore e chi lo anima dimenticherà la vicenda. Le tempistiche non saranno in ogni caso brevi. Un piano per la riorganizzazione della società sarà presentato nel mese di luglio.
La prima e immediata conseguenza della notizia è l’improvviso balzo verso l’alto di FTT, il token di FTX. È arrivato a far registrare un +95% in 24 ore (fonte CoinDesk), nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo. Il prezzo è comunque ben lontano dai valori antecedenti al fallimento: circa 2,50 dollari contro i 25 dollari di media nel Q2 2022.