Sam Bankman-Fried, l’ex CEO dell’exchange FTX che ha dichiarato fallimento a inizio novembre (e di Alameda Research), è stato arrestato alle Bahamas in conseguenza a una specifica richiesta inoltrata alle autorità dagli Stati Uniti. A renderlo noto è la Royal Police Force locale. Per lui, fino a qualche settimana fa considerato uno dei guru del mondo crypto, si prospetta l’estradizione negli Stati Uniti.
Sam Bankman-Fried: arrestato l’ex CEO di FTX
Il crollo della piattaforma, con una bancarotta valutata decine di miliardi di dollari, ha avuto impatto su un totale pari a oltre un milione di investitori. In quel di Washington, il Dipartimento di Giustizia ha in più occasioni sottolineato la volontà di approfondire la questione, arrivando ad attribuire a SBF e ai suoi collaboratori le responsabilità di quanto accaduto.
USA Damian Williams: Earlier this evening, Bahamian authorities arrested Samuel Bankman-Fried at the request of the U.S. Government, based on a sealed indictment filed by the SDNY. We expect to move to unseal the indictment in the morning and will have more to say at that time.
— US Attorney SDNY (@SDNYnews) December 12, 2022
Trent’anni compiuti a marzo, Sam Bankman-Fried ha fondato FTX nel 2019, come parte di Alameda Research, altra società da lui controllata e attiva dal 2017. L’acronimo sta a indicare Futures Exchange, a testimonianza di quali fossero le ambizioni iniziali in relazione all’ambito delle criptovalute. La sede legale dell’azienda è stata trasferita da Hong Kong alle Bahamas nella seconda metà del 2021.
Sul crollo della piattaforma è intervenuta anche la Consob italiana, nei giorni immediatamente successivi all’ufficializzazione del fallimento. La commissione nazionale ha reso nota la sospensione dell’autorizzazione concessa al ramo europeo del business. È stata così confermata l’impossibilità di continuare a operare sul territorio nostrano, così come in tutta l’area del vecchio continente. Fanno eccezione le transazioni finalizzate a restituire i fondi depositati dai clienti già acquisiti.
A guidare FTX in questo momento non certo semplice è John J. Ray III, avvocato statunitense ed esperto di pratiche fallimentari che in passato si è già occupato, tra gli altri, di Fruit of the Loom, della telco canadese Nortel e di Residential Capital.