Grana in vista per Tokyo Electric Power Company (TEPCO), utility giapponese responsabile fra l’altro della gestione del disastrato impianto nucleare di Fukushima : la compagnia dovrà investire i denari necessari ad aggiornare il proprio parco PC, un upgrade di dimensioni notevoli ma più che necessario secondo le autorità nipponiche.
TEPCO gestisce circa 48mila computer fermi nel tempo perché basati su Windows XP, sistema operativo senza più supporto ufficiale da parte di Microsoft e per questo soggetto a ogni sorta di pericolo informatico. E quel che è peggio, i suddetti computer sono connessi in rete.
Il fatto emerge dal rapporto su TEPCO formulato dall’organizzazione indipendente che ha il compito di sovrintendere le finanze del governo e delle agenzie governative giapponesi: apparentemente la compagnia è alla disperata caccia di risorse per ripulire i danni dell’impianto nucleare di Fukushima, e per questo l’upgrade dei PC con Windows XP era stato posticipato addirittura al 2019.
Niente da fare, ha stabilito l’autorità, l’aggiornamento dei sistemi informatici vulnerabili deve salire in cima alla lista delle priorità di TEPCO. E TEPCO, che dopo il disastro del 2011 è stata sostanzialmente nazionalizzata dal governo di Tokyo, dice ora di aver deciso in totale “autonomia” di seguire il consiglio dei revisori aggiornando i sistemi XP quanto prima possibile.
Alfonso Maruccia