Roma – C’è una mano italiana dietro un intrigante fumetto che è appena apparso nel suo primo numero e che verrà anche nei prossimi episodi distribuito in rete dai suoi autori, quelli di Zone-H, un fumetto che parla di sicurezza informatica, di hacking, cybercop o guerra informatica , ambientato in un domani ipertecnologico con diretti riferimenti alla realtà attuale delle cose.Gli autori ne parlano come del “primo fumetto hacker” pensato anche “per chi non possiede una formazione tecnica”: l’idea dunque è quella di divulgare informazioni ma anche di sensibilizzare, interessare, di offrire “tematiche forti” legate alla sicurezza informatica. “Per ogni tema trattato – spiegano a Punto Informatico gli autori – si e’ fatta attenzione a proporre un background tecnico plausibile; pur essendo ambientato nel futuro e ricco di elementi hi-tech, il fumetto quando si trattano i temi di sicurezza informatica evita con cura il tecno-bla-bla tipico delle produzioni televisive”.Le atmosfere del fumetto sono volutamente dark, cosi’ come lo stile ed i contenuti. Un aspetto curioso dell’opera è anche l’inserimento dei volti di celebri personaggi del settore nelle diverse storie che verranno prodotte. Un numero speciale del fumetto, incentrato sul digital warfare sarà presentato al Defcon di quest’anno, l’evento hacker che si terrà a Las Vegas il 29-31 luglio, e avrà per protagonista Dark Tangent , una delle menti dietro l’appuntamento annuale nel Nevada. “Il fumetto – continuano gli autori – e’ stato totalmente creato al computer, molti dei personaggi sono realmente esistenti ed il modello 3d e’ stato creato con tecniche di morphing sulle caratteristiche fisiche dei veri personaggi. Ogni modello 3d e’ stato trasformato in tavola renderizzata e post-processato in ambiente Mac”.Parole chiave della nuova produzione sono condivisione e collaborazione : “Tutti – spiegano a PI i responsabili – hanno il diritto di apportare qualsiasi cosa che sia migliorativa. Percio’ nei forum di Zone-H e’ stata creata una apposita sezione per la discussione costruttiva delle tavole del fumetto dove si potranno proporre anche temi da affrontare e spunti riflessivi”.Al momento, il fumetto è prodotto in inglese “non perché sia un problema la traduzione – continuano gli autori – ma perché secondo noi non e’ necessaria nel senso che tutti quelli del settore ovviamente masticano l’inglese”. Si sta comunque pensando ad una versione in italiano: molto dipenderà dalla risposta del pubblico a questa nuova produzione.Le pagine di riferimento dei “comics” di Zone-H sono qui, dove è possibile leggere online il primo numero oppure scaricarlo in più formati. Alberigo Massucci