Roma – Nei giorni scorsi hanno visto la luce nuove versioni di tre noti programmi di file-sharing – Morpheus , Grokster e Kazaa Lite – che puntano su alcune importanti novità per conquistare ulteriore pubblico e spingere gli appassionati del peer-to-peer ad abbandonarsi al dilagante vizio della condivisione di file.
Sulla scia di altri giovani client di file-sharing, Morpheus 3.2 e Kazaa Lite hanno implementato alcune funzionalità che dovrebbero meglio garantire la privacy degli utenti e impedire che le major discografiche mettano il naso all’interno dei PC degli utenti.
“Morpheus 3.2 – ha spiegato StreamCast Networks – “è la risposta alle legittime preoccupazioni dei nostri utenti circa l’invasione della loro privacy. Sebbene noi non giustifichiamo la violazione del copyright, non siamo neppure disposti a passare sopra il bersagliamento dei nostri utenti e l’invasione della loro privacy”. Il riferimento ovvio è alle ambiziose iniziative tecniche e giudiziarie annunciate dai discografici .
La nuova versione di Morpheus , in cui StreamCast garantisce l’assenza di qualsiasi spyware, adotta alcuni meccanismi atti a proteggere l’identità e l’origine dei propri utenti. Oltre a questo, il nuovo client promette una maggiore efficienza sia per quanto riguarda la banda utilizzata che la velocità delle ricerche.
Kazaa Lite , celebre versione “alleggerita” e priva di spyware di Kazaa, ha messo in campo con la sua versione 2.4.0, meccanismi simili a quelli di Morpheus. In particolare, il nuovo Kazaa Lite include una “lista nera” contenente tutti gli indirizzi IP a cui non è consentito l’accesso all’elenco dei file condivisi: questi indirizzi appartengono alle major discografiche o ad altre organizzazioni e società che potrebbero avere interesse a monitorare l’attività degli utenti.
Kazaa Lite 2.4.0 introduce poi migliorie in diversi settori, quale il supporto alla multi-utenza, l’accelerazione dei download, la configurazione, la funzione di anteprima, il file manager, ecc..
Grokster.com ha invece rilasciato una prima versione del proprio client, Grokster Pro , che mette al bando la classica pubblicità sotto forma di pop-up o banner. La dipartita dei sistemi di adware ha però, letteralmente, un prezzo, 19,99 dollari: tale è infatti la cifra che gli utenti di P2P devono sborsare per acquistare la versione libera da spot di Grokster.