Con un diplomatico messaggio alla community di Xbox LIVE Marketplace , il Gamerscore Blog annuncia che l’aggiornamento di primavera al servizio online di Xbox 360, la cui distribuzione è prevista per questa settimana, rafforzerà i controlli sulla regione di appartenenza degli utenti . Come conseguenza dell’update, chi avesse registrato un account in una regione del mondo diversa dalla sua per scaricare contenuti aggiuntivi si vedrebbe preclusa “per sempre” tale possibilità.
Dotarsi di uno di questi “fake account” è stato finora un sistema sfruttato da moltissimi utenti di ogni parte del globo per accedere al ricco piatto di contenuti disponibili solo per gli statunitensi , e inaccessibili ad esempio agli europei o agli australiani. “Se avete creato un account che non corrisponde al paese in cui vi trovate – si legge sul blog di BigM – scoprirete che queste nuove misure di sicurezza vi permetteranno di acquistare e scaricare soltanto i contenuti autorizzati per il vostro paese”.
A giustificazione del crackdown , Microsoft cita gli accordi con i produttori di contenuti, che spesso condizionano la distribuzione in alcuni specifici paesi. Viene poi indicata la necessità di adeguarsi a norme specifiche per ogni paese che, come nel caso della Germania, sono pensate per stabilire determinati paletti entro i quali può essere autorizzata o meno la fruizione dei contenuti da parte dei cittadini.
“Ci rendiamo conto di quanto questo possa essere frustrante per alcuni utenti – si legge ancora nel blog – e speriamo che essi capiscano la nostra responsabilità, e i necessari requisiti di sicurezza che devono essere predisposti per ottemperare alle leggi e per onorare i nostri accordi con i produttori di contenuti”.
Come prevedibile però, gli utenti non hanno affatto accettato le giustificazioni di Microsoft , e la stragrande maggioranza dei commenti al post vanno dallo sfiduciato all’inviperito acceso: “Io vivo in Australia – scrive un commentatore – il che significa che la somma totale dei download disponibili per me è limitata a tre vecchi trailer e un mucchio di tutorial video. Pessimo. Davvero un gran bel risultato per 50 dollari all’anno”.
“Microsoft – nota sprezzante Zeouterlimits – invece di buttare giù gli account internazionali dovrebbe in primo luogo risolvere il problema per cui le persone lo fanno”. Nell’attuale contesto globale, è il parere di un altro utente, non ci si stupisce più di tanto che, a causa di siffatte limitazioni, i netizen piratino Hollywood e l’intera industria dei contenuti senza ritegno alcuno.
Alfonso Maruccia