Palo Alto (USA) – E’ un autunno davvero caldo questo per Sun visto che l’azienda sta portando avanti lo sviluppo di due importanti aggiornamenti del suo sistema operativo Unix, Solaris, e della sua suite per l’ufficio, StarOffice.
Gli utenti possono scaricare Solaris 9 Developer Early Access che altro non è se non la prima beta della prossima edizione del noto sistema operativo con cui Sun cerca di tenere a bada, nel settore enterprise, avversari come IBM, HP e Microsoft.
La nuova versione beta di Solaris 9 è disponibile per i processori UltraSPARC di Sun e le CPU Intel a 32 bit e, come il suo predecessore, sarà free per i server fino ad otto processori.
Sun sostiene che Solaris 9 contiene un miglior supporto ai sistemi multiprocessore con ottimizzazioni particolari per i nuovi server Starcat (fra cui l’appena annunciato Sun Fire 15K). Oltre a questo, Sun dichiara una maggiore sicurezza e l’aggiunta di ulteriori tool per la gestione del server.
La lista completa delle nuove funzionalità di Solaris 9 non è ancora stata rilasciata, e questa prima beta ne omette alcune, tuttavia le novità più importanti dovrebbero riguardare la possibilità, per gli amministratori, di installare il sistema senza sovrascrivere quello precedente (e dunque con la possibilità di ricaricare, in caso di necessità, la vecchia installazione), un più sofisticato controllo delle risorse della macchina, il supporto del protocollo di sicurezza Kerberos 5, la capacità di masterizzare CD audio.
Solaris 9 dovrebbe poi integrare un più profondo supporto a Linux per facilitare il porting di applicazioni fra i due mondi.
Sun, che da sempre sostiene la superiorità di Solaris su Linux, ribadisce, per voce di Bill Moffett, product line manager per Solaris, che “Linux è eccellente, ma nessuno sta costruendo macchine Linux da 72 processori. Noi stiamo replicando le API di Linux così che sia più facile per gli sviluppatori portare applicazioni Intel verso i sistemi Solaris SPARC”.
Il rilascio della versione definitiva di Solaris 9 è previsto per la prima metà del 2002.
Tempo di beta anche per StarOffice 6, disponibile per il download qui , la suite per l’ufficio open source in grado di girare su Solaris, Linux e Windows.
Nonostante sia sensibilmente in ritardo sulla tabella di marcia iniziale, in compenso StarOffice promette parecchie novità e migliorie, prime fra tutte il profondo supporto del formato XML, uno standard alla base della piattaforma Microsoft.NET ed ormai unanimemente riconosciuto come base comune per l’interoperabilità fra applicativi e piattaforme differenti.
La diretta conseguenza dell’adozione di XML è la possibilità, per StarOffice 6, di salvare da qualunque applicativo file in formato compatibile con Office XP e con tutti gli altri applicativi che nel prossimo futuro aderiranno a questo standard.
L’altra grande miglioria della nuova suite è data dalla sua maggior leggerezza e modularità, caratteristica ottenuta caricando in memoria solo le componenti realmente necessarie, risparmiando così preziose risorse di sistema.
StarOffice 6.0 integrerà poi dialog box totalmente riviste, nuovi template e clip-art, ed un sistema di aiuto più esauriente e facile da consultare. Il desktop integrato nella suite, e oggetto in passato di numerose critiche da parte degli utenti, è stato eliminato in favore del supporto degli ambienti desktop nativi come GNOME per Linux, CDE per Solaris e Windows per i sistemi Microsoft.
Secondo Sun sarebbero già oltre 17.000 i clienti registrati al programma di beta testing di StarOffice 6, il cui rilascio è previsto per la prima metà del 2002.