Le nostre informazioni personali sono di immenso valore per i cybercriminali intenzionati a farne un impiego malevolo e le armi a loro disposizione si fanno sempre più evolute. Un’ennesima testimonianza del trend arriva dalle statistiche in merito ai furti d’identità condivise dalla Federal Trade Commission statunitense: il numero dei casi è andato moltiplicandosi nel corso degli ultimi cinque anni ed è più che raddoppiato tra il 2019 e il 2020.
Fortunatamente, possiamo attuare buone pratiche e adottare contromisure utili a ridurre il rischio. Porre attenzione all’attività che si svolge online e all’interno delle applicazioni è la prima regola da seguire. Poi, affidandosi a una soluzione avanzata per la cybersecurity, siamo in grado di mantenere protetti i dati che ci riguardano. È ad esempio il caso della suite McAfee Total Protection oggi proposta in forte sconto.
Privacy e portafogli a rischio: i furti d’identità
Dal report completo apprendiamo inoltre che, considerando solo ed esclusivamente gli Stati Uniti, nel 2021 circa 15 milioni di cittadini hanno visto la propria identità finire nelle mani sbagliate. La fascia d’età più colpita è quella che va dai 30 ai 39 anni. Ciò nonostante, nella maggior parte dei casi la violazione non viene denunciata. Questo ha portato nelle tasche dei cybercriminali ben 52 miliardi di dollari in soli dodici mesi.
Tra le esche tese per far cadere le vittime nelle trappole, molte hanno in qualche modo interessato gli aiuti economici stanziati per far fronte alla pandemia, così come bonus e falsi rimborsi. Un fenomeno di cui abbiamo scritto in più occasioni anche in relazione all’Italia.
Chi si macchia del reato di furto d’identità lo fa spesso con l’obiettivo di mettere in atto una truffa o un raggiro, ma non solo. Sono queste le motivazioni principali.
- sottrazione dell’identità finanziaria per utilizzare carte di credito, altri metodi di pagamento o conti a proprio vantaggio;
- furto di informazioni cliniche per accedere a servizi medici o prescrizioni;
- sostituzione di identità in seguito all’esecuzione di reati, in modo da far ricadere le conseguenze su altri;
- creazione di identità fasulle partendo dalle informazioni appartenenti a una persona reale.
Come scritto poc’anzi, in molti casi le vittime non denunciato il furto d’identità nemmeno dopo esserne venute a conoscenza. Un errore da non commettere, poiché così facendo non si consente l’intervento delle autorità competenti. Un altro passo falso da evitare è quello di lasciare i propri dispositivi, oggi custodi di tutte le informazioni che ci riguardano, senza un’adeguata protezione. Meglio farsi trovare pronti che piangere sul latte versato.