Antony Kennedy, il proprietario di una Tesla Model S residente nella Contea di Essex (Regno Unito), ha avuto un risveglio tutt’altro che piacevole: non ha più trovato la sua auto elettrica parcheggiata di fronte a casa. È bastato guardare i filmati acquisiti dalle videocamere di sorveglianza per prendere coscienza di quanto accaduto nel cuore della notte. La clip è stata successivamente condivisa su YouTube, con una doppia finalità: aiutare l’identificazione dei malviventi e impartire una lezione importante a tutti i possessori del veicolo.
Il furto della Tesla Model S
Nessun piede di porco, nessuna portiera forzata né finestrini rotti così da poter entrare nell’abitacolo. Per sbloccare le serrature della vettura sono stati sufficienti un tablet e uno smartphone. Il metodo sembra essere del tutto simile a quello descritto su queste pagine poco più di un mese fa, basato sulla clonazione dei codici contenuti nella chiave. Nel video si può inizialmente notare uno dei due ladri prendere posizione a fianco della Model S, con in mano uno smartphone. L’altro percorre invece il perimetro intorno alla casa con un tablet, alla ricerca del segnale emesso dalla chiave grazie al sistema Passive Entry che permette di aprire la vettura semplicemente avvicinandosi e tenendola in tasca.
Lo scambio di informazioni avviene in modalità completamente wireless: dalla chiave (conservata in casa) al tablet e di conseguenza al telefono, fino al veicolo. Una volta completata l’operazione, i due non si allontanano immediatamente con l’auto. C’è un intoppo: non riescono a scollegare il cavo di ricarica, nemmeno provando con la forza, ignorando la presenza di un pulsante dedito proprio a questa funzione. Compiuto anche questo passaggio, i ladri salgono a bordo, disattivano il sistema di accesso remoto al veicolo così da non poter essere rintracciati (né dal proprietario né da Tesla) e si allontanano.
Responsabiltà e accorgimenti
Come detto in apertura, Kennedy ha voluto condividere la clip al fine di mettere in guardia tutti coloro in possesso di una Tesla sui potenziali rischi che si corrono lasciando la vettura all’esterno. Ammette al tempo stesso di non aver attivato alcuni sistemi di sicurezza implementati di recente dall’automaker proprio per prevenire situazioni di questo tipo come l’inserimento di un PIN per avviare la guida. Inoltre, avrebbe potuto bloccare la già citata funzione Passive Entry e utilizzare una custodia Faraday Bag per impedire l’intercettazione del segnale emesso dalla chiave.
Pur riconoscendo di non aver fatto tutto il possibile per scongiurare il pericolo, il proprietario sottolinea come si tratti in ogni caso di un furto, chiedendo a tutti coloro in grado di riconoscere i due criminali di comunicarlo prontamente alle autorità.