L’Europa sta per gettare le basi di un ambizioso piano continentale per il cloud che affonda le radici nel concetto di “sovranità digitale”: dati sicuri, all’interno di una rete confederata sulla quale lavorare congiuntamente attraverso standard elevati a cui possano aderire tutte le aziende interessate.
GAIA-X, primi passi verso il cloud europeo
La bontà del progetto sta proprio nel calibro e nel numero delle adesioni, poiché la squadra inizia a farsi numerosa ed attorno al nome GAIA-X sta per nascere davvero un laboratorio cloud di ampio respiro per l’ecosistema digitale europeo. Aderire a Gaia-X significa candidarsi ad operare sul cloud europeo, rispondendo alle regole imposte e potendo pertanto rientrare in bandi, progetti e prospettive di investimenti per i prossimi anni. Esserci, insomma, può valere miliardi, ma al tempo stesso richiede il rispetto dei paradigmi imposti a livello europeo per garantire al cloud del vecchio continente massima solidità e massime performance con un punto fermo a capo di tutto: GAIA-X nasce e cresce come un progetto con un baricentro fortemente europeo.
Tra gli aderenti della prima ora ecco far capolino anche l’italiana Aruba, proprio in queste ore. Così Stefano Cecconi, Amministratore Delegato:
Siamo consapevoli di quanto i dati rappresentino una risorsa strategica per ogni realtà aziendale: GAIA-X si propone di dettare un nuovo standard europeo per la creazione e l’erogazione di servizi cloud ideali per la conservazione, gestione ed elaborazione dei dati di imprese e cittadini. Questo mira a rafforzare l’innovazione e l’adozione del cloud computing favorendo al tempo stesso la sovranità digitale europea. Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto perché crediamo che qualunque servizio erogato a cittadini e imprese – italiani o europei – debba rispettare le stesse leggi, gli stessi principi e lo stesso standard tecnico in modo da garantire la totale interoperabilità tra gli operatori aderenti a tutto vantaggio degli utenti.
A partire da inizio 2021 il progetto muoverà i primi passi diramando gli standard da cui avrà inizio l’implementazione delle regole cloud continentali. In GAIA-X, però, non ci saranno soltanto prescrizioni normative e standard tecnici: tra le maglie di questa documentazione emergerà l’impronta europea nel cloud, la sua identità essenziale ed il modo in cui vorrà plasmare quella sovranità digitale a cui tanto tiene. In ballo c’è molto di più del solo cloud, perché in ballo c’è il valore stesso dei dati che vi confluiranno.