Risalirebbero alla fine di giugno ma trapelano solo oggi: Apple ha inviato a rivenditori privati e operatori delle lettere nelle quali ribadisce il suo diritto di chiedere la sospensione della vendita di Galaxy Tab e Galaxy Nexus . Un diritto nel frattempo “congelato” dal tribunale che giudica la vicenda, ma che Apple ha provato a far valere con comunicazioni a tappeto a tutti gli interlocutori coinvolti. Approccio interventista che non è piaciuto a Samsung.
Nelle lettere di un paio di pagine , più un centinaio di fogli di allegati con le disposizioni del tribunale, Apple ribadisce la presunta violazione brevettuale in cui incorrerebbero i dispositivi Galaxy in questione: chiunque agisca “di concerto” con Samsung per mettere in commercio i prodotti incriminati violerebbe l’ordinanza (sospesa) del giudice. Pertanto si invita tutti alla massima collaborazione e al rispetto delle decisioni prese dal tribunale. Alcuni rivenditori , anche di grandi dimensioni, parrebbero intenzionati ad accondiscendere alla richiesta.
Ma le decisioni del tribunale nel frattempo sono cambiate con la messa in “stay” dell’ordinanza: Samsung ha presentato al giudice un memoriale al riguardo, stigmatizzando la rapidità con cui Apple si è mossa. Col senno di poi l’azienda coreana ha avuto ragione, vista la sospensione decisa dal giudice, ma è altresì probabile che Cupertino non possa venire biasimata per questo suo “eccesso di zelo”. Per tagliare la testa al toro, pare proprio che il tribunale incaricato abbia deciso di accorciare i tempi: entro oggi Samsung dovrà consegnare il suo memoriale difensivo, entro la fine del mese Apple potrà rispondere, e poi le prime settimane di agosto vedranno le controdeduzioni di parte e la programmazione della prima udienza. Tempi molto rapidi, anche per la giustizia USA , e che lasciano intendere che fino alla conclusione del procedimento Samsung potrà continuare a vendere i suoi prodotti liberamente. Salvo risarcimento finale, se dovesse venire giudicata colpevole. ( L.A. )