Presentato all’ultima edizione dell’IFA di Berlino, il nuovo modello Galaxy Note 3 prodotto da Samsung sbarca con una significativa limitazione sui mercati d’Europa e Stati Uniti. Entrambe le versioni del phablet sudcoreano integreranno un blocco regionale che ne permetterà il pieno funzionamento solo in alcune aree geografiche.
In particolare , l’ultimo dispositivo di Samsung non permetterà ai suoi possessori di cambiare SIM a seconda del paese visitato , obbligando un utente (ad esempio) britannico a pagare per la connessione in modalità roaming se in visita negli Stati Uniti. Il blocco europeo prevede il libero utilizzo delle SIM in tutti i paesi comunitari, mentre gli utenti a stelle e strisce saranno limitati ai paesi del Nord e Sud America.
Quella adottata dall’azienda asiatica è una curiosa strategia di distribuzione a livello regionale, dal momento che lo stesso modello Galaxy Note 3 prevede il supporto esteso di qualsiasi tipologia di network LTE , e dunque in modo del tutto indipendente dalla precisa area geografica in cui è presente.
Stando a quanto fatto intendere dai vertici di Samsung, il blocco regionale potrebbe non risultare valido per l’area asiatico-pacifica, ovviamente troppo estesa e redditizia per l’esplosione del consumo in mobilità. Dall’Europa agli Stati Uniti, uno sticker avviserà gli utenti che il modello Note 3 della linea Galaxy è compatibile solo con SIM acquistate nei paesi inclusi nel blocco .
Mauro Vecchio