La corte di Duesseldorf ha sbloccato le vendite del Samsung Galaxy Tab 10.1 fuori dalla Germania, sempre che la produzione non arrivi dalle succursali tedesche della Samsung GmbH.
Il tablet sudcoreano era stato bloccato su tutto il mercato europeo (esclusa l’Olanda dove vi è una normativa lievemente diversa in materia) da un’ingiunzione preliminare emessa dal giudice tedesco che deve decidere della causa sottopostagli da Apple, secondo cui Galaxy Tab sarebbe in violazione del modello registrato numero 00181607-0001 che copre il design di iPad.
La decisione resta, ma solo per la Germania dal momento che il giudice non è convinto che possa estendere la sua decisione su aziende che operano fuori dal suo territorio.
Samsung aveva già detto che sarebbe ricorsa in appello, dal momento che giudicava la scelta del giudice “deludente”. Potrà far sentire nuovamente le sue ragioni nell’ udienza prevista il prossimo 25 agosto , preparandosi con tutta tranquillità, sia perché può comunque continuare ad operare in gran parte dell’Europa, sia perché l’accusa di Apple inizia a mostrare qualche crepa (più o meno fortuita si vedrà): nella documentazione depositata per il giudice olandese, il dispositivo di Samsung appare lievemente modificato nelle proporzioni e nelle misure, in particolare il lato corto del device è più largo , tanto da ottenere un rapporto tra i due lati molto più vicino a quello di iPad.
Il problema per gli anti-iPad, in ogni caso, resta: il tablet con la Mela al suo esordio ha spiazzato perché invece di un complesso design, come si ipotizzava cercando di indovinare la “sorpresa” di Cupertino, altro non era che un iPhone più grande. Ma questo significa che Apple ha utilizzato il design più semplice possibile, concentrandosi sulle possibilità offerte dal suo software: non si tratta, all’osso, di altro che uno schermo. Così, i concorrenti che vogliono cercare di rincorrerne il successo affidandosi alla semplicità delle linee rischiano fortemente di assomigliarli troppo.
Claudio Tamburrino