Quando in estate George Sherman lascerà il ruolo di CEO GameStop, con tutta probabilità non lo farà piangendosi addosso: per lui è pronta una buonuscita da 179 milioni di dollari. Niente male, considerando i soli due anni trascorsi alla guida della società.
Dimissioni ben pagate per il CEO di GameStop
Al successore di Sherman, non ancora individuato, spetterà il compito di condurre il gruppo attraverso una fase di transizione non semplice, considerando come e quanto velocemente sta cambiando il mondo dei videogiochi, tra il declino della domanda riguardante le copie fisiche dei titoli e la crescita fatta registrare dai servizi di cloud gaming come Stadia. Il CEO dimissionario ha dalla sua oltre 25 anni di esperienza nel settore delle vendite, ma al servizio di realtà come Advance Auto Parts e Home Depot, più legate agli store tradizionali che non all’e-commerce o alle piattaforme digitali.
Sono molto orgoglioso di quanto abbiamo ottenuto in GameStop negli ultimi due anni, incluso il periodo difficile durante la pandemia da COVID-19. È stato un privilegio guidare persone tanto dedite e talentuose, spinte da una tremenda passione collettiva per l’industria del gaming. Abbiamo contribuito a portare stabilità e forza al business, riducendo l’impatto ambientale dei nostri store, i costi e i debiti, puntando alla crescita nell’e-commerce. Voglio inoltre approfittare dell’opportunità per ringraziare il consiglio di amministrazione per la collaborazione e il supporto.
GameStop è stata protagonista nei primi mesi dell’anno di un evento alquanto insolito: a fine gennaio le scommesse short sul valore del titolo hanno innescato un improvviso e repentino rialzo del valore in borsa.
Un ennesimo trend di crescita si è innescato un mese più tardi, in concomitanza con il crash dei server di Reddit che ospitano il canale WallStreetBets, capace di mettere in discussione le dinamiche imposte dai big del mondo finanziario.