Redmond – Microsoft ha denunciato un gruppo di truffatori che vendeva illegalmente – e a prezzi stracciati – copie di Windows e Office destinate al mercato accademico. La causa è stata avviata negli Stati Uniti perché gli acquisti sono stati registrati all’interno dei confini nazionali, ma l’operatività della gang potrebbe essere internazionale . In realtà, veniva fatto credere ai clienti che il software provenisse da più rivenditori distribuiti nello Stato di Washington.
“Questi rivenditori hanno rastrellato milioni di dollari di profitto vendendo software a negozi online statunitensi, invece che a studenti”, si legge nel comunicato ufficiale di Microsoft. Gli e-tailer hanno poi guadagnato altrettanto vendendo gli stessi prodotti ad ignari consumatori che non erano a conoscenza delle limitazioni previste dalle licenze.
Le soluzioni education , infatti, hanno adesivi contraddistinti con la scritta “Student Media” e “Not for retail or OEM distribution. Not for resale.”
Microsoft, al momento, ha avviato nove cause che riguarderebbero non meno di 50 aziende . EDirectSoftware.com , dopo essere stata contattata per le irregolarità, ha deciso di chiudere subito la questione con un accordo extra-giudiziale da un milione di dollari. Altri, sempre secondo Microsoft, avrebbero comunque interrotto ogni vendita illegale.
L’azienda ha anche ricordato come l’ultimo studio commissionato dalla Business Software Alliance afferma che il fenomeno della pirateria software mondiale, nel 2006, ha sottratto dalle casse delle aziende circa 34 miliardi di dollari – 1,6 miliardi in più rispetto al 2005.
Dario d’Elia