Le sentenza è scritta: il Garante Privacy ha intimato all’Associazione Rousseau la consegna dei dati personali degli iscritti al Movimento 5 Stelle. “Il provvedimento“, spiega il Garante, “è stato adottato d’urgenza all’esito dell’istruttoria avviata dal Garante dopo la segnalazione presentata dal Movimento 5 Stelle“.
M5S – Rousseau: 1-0
In questa decisione dell’Authority si consuma non soltanto una questione legale afferente ai dati personali degli iscritti alla piattaforma, ma anche e soprattutto una battaglia politica intestina che il Movimento 5 Stelle (tra i principali riferimenti politici in Italia degli ultimi anni) sta affrontando in questa complessa fase della sua evoluzione.
Il Garante ha identificato il Movimento 5 Stelle come il titolare dei dati e l’Associazione Rousseau come il responsabile del trattamento. In funzione di ciò, “il responsabile è tenuto a cancellare o a restituire tutti i dati personali e a provvedere alla cancellazione delle copie esistenti quando sia terminata la prestazione dei servizi relativi al trattamento” e ciò impone il passaggio di mano dei dati “provvedendo a consegnare al predetto Movimento titolare del trattamento, nelle forme e secondo le modalità indicate dallo stesso, tutti i dati personali degli iscritti al Movimento medesimo, di cui l’Associazione sia responsabile del trattamento“. All’Associazione è richiesta inoltre l’immediata sospensiva del trattamento, che d’ora in avanti passa inoppugnabilmente nelle mani del Movimento.
Dal punto di vista legale, la questione è chiarita. Dal punto di vista politico, per molti versi, anche: in assenza di dati, Rousseau è di fatto tagliato fuori dal futuro del M5S, la cui riorganizzazione è oggi affidata all’ex-Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
La replica
L’Associazione Rousseau, però, non ci sta e tramite il Blog delle Stelle crea un corto circuito legale che rischia di creare ulteriori grattacapi al Movimento:
Il Garante della privacy in inusuale modalità monocratica dal solo avv. Pasquale Stanzione, scelto durante lo scorso Governo Conte II (e non collegiale come da procedura normalmente vengono presi i provvedimenti del Garante della Privacy) ha stabilito quanto previsto dalla legge e già ovvio a tutti ossia che se i dati vengono richiesti dal titolare, il responsabile dei dati deve consegnarli.
Questo ovviamente è chiaro a tutti da sempre, quello che non lo è e che il Garante non specifica nel suo atto e nella sua disposizione è l’aspetto fondamentale ossia indica di consegnare genericamente i dati al MoVimento 5 Stelle, ma non indica chi sia la persona che riveste il ruolo di rappresentante legale, quindi il legittimo titolare dei dati al quale Rousseau può consegnarli. […]
Per questo motivo, nella piena disponibilità che abbiamo sempre manifestato, oggi stesso chiederemo al Garante della Privacy di indicarci la persona alla quale consegnare i dati del MoVimento e che lui, quindi, ritiene essere il titolare e rappresentante legale del Movimento 5 Stelle dal momento che invece le aule di tribunale hanno sancito che il MoVimento 5 Stelle non ha questa figura in questo momento.
L’assenza della nomina di un rappresentante, insomma, impedirebbe la consegna dei dati, che nel frattempo rimarrebbero quindi sospesi tra i due contendenti.