Il Garante Privacy è su Twitter: aperto il profilo @GPDP_IT

Il Garante Privacy sbarca su Twitter: @GPDP_IT

Ora i cittadini possono interfacciarsi con l'Autorità e ricevere le sue comunicazioni attraverso un nuovo canale: aperto il profilo ufficiale Twitter.
Il Garante Privacy sbarca su Twitter: @GPDP_IT
Ora i cittadini possono interfacciarsi con l'Autorità e ricevere le sue comunicazioni attraverso un nuovo canale: aperto il profilo ufficiale Twitter.

È disponibile un nuovo modo per restare aggiornati su comunicati e notizie provenienti dal Garante per la Protezione dei Dati Personali: via Twitter. L’autorità ha aperto il profilo ufficiale @GPDP_IT che da qui in avanti ospiterà informazioni relative all’attività svolta.

L’Autorità su Twitter: aperto il profilo @GPDP_IT

Il primo post è di benvenuto, accompagnato dall’hashtag #ituodidati che testimonia la volontà di trasmettere una nozione chiave: portare i cittadini a comprendere l’importanza delle informazioni che li riguardano e le modalità con le quali sono processate, in primis dagli strumenti e dalle piattaforme che animano il mondo online.

L’account ospiterà anche le iniziative lanciate dal Garante Privacy, a partire dal contest Informative Chiare: l’obiettivo è quello di stimolare la fantasia e l’ingegno di tutti, al fine di escogitare soluzioni che, attraverso l’uso di icone, simboli o altre soluzioni grafiche, rendano le informative privacy più semplici, chiare e  immediatamente comprensibili. Un obiettivo in linea con la mission dell’Autorità.

L’operato del Garante è di fondamentale importanza, soprattutto in un momento in cui, quasi quotidianamente, si susseguono notizie in merito a violazioni o abusi (di recente quelli che hanno interessato Facebook e LinkedIn), nonché nel periodo in cui si accende la discussione in merito al pass vaccinale, il lasciapassare che permetterà ai cittadini di riprendere gli spostamenti dopo la lunga fase di stop causa pandemia.

A tal proposito, sono emerse gravi criticità legate alle modalità di creazione e gestione dei cosiddetti Certificati Verdi, soprattutto in termini di conformità a quanto previsto da leggi e linee guida continentali, a partire dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati. È poi necessario stabilire i tempi di conservazione e misure adeguate per assicurarne sia l’integrità sia la riservatezza, requisiti non soddisfatti nel testo del Decreto Riaperture.

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Pubblicato il
27 apr 2021
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