Secondo quanto appurato dai giornalisti Sky News, per liberarsi dalla morsa del ransomware Garmin avrebbe pagato un riscatto multimilionario fondamentale per poter ripristinare le attività del gruppo e salvaguardare l’integrità del business dell’azienda.
Garmin ha pagato
La trattativa sarebbe stata concertata attraverso Arete IR, che avrebbe fatto da punto di contatto tra le parti tenendo le fila del dialogo. Gli Stati Uniti avrebbero proibito ogni pagamento diretto, il che non sarebbe infatti avvenuto. Sia Garmin che Arete, inoltre, avrebbero inizialmente negato di scendere a patto con i cybercriminali che hanno sferrato l’attacco attraverso il ransomware WastedLocker.
Non è chiaro come Garmin abbia potuto cadere nella trappola, trovandosi a dover pagare il riscatto dei file senza la possibilità di ripristinare i propri sistemi senza dover scendere a patti con i protagonisti dell’offensiva. Con ogni probabilità le notizie trapelate in questo frangente non saranno completate da notizie ufficiali perché, se questa è la verità, Garmin non potrà raccontare più di quanto non sia già trapelato. Ogni dettaglio aggiuntivo sarà celato nel segreto professionale di Arete e non sarà possibile saperne di più.
Garmin nel frattempo ha ripristinato le proprie attività, pur pagando pesantemente dazio sul mercato azionario di quanto accaduto.