La scorsa settimana, il ministro Roberto Cingolani ha affermato che il percorso verso l’indipendenza dal gas russo durerà dai 24 ai 36 mesi. Un primo passo in questa direzione è stato effettuato ieri con la firma di un accordo che aumenta il volume delle importazioni della materia prima dall’Algeria.
Italia-Algeria, stretta di mano sul gas
Una reazione pressoché immediata a quanto sta avvenendo in Ucraina, così da non continuare a versare nelle casse del Cremlino fondi che poi finiscono inevitabilmente per sostenere l’invasione del paese confinante. Più avanti, l’Italia così come l’Europa, punterà con decisione sulle fonti rinnovabili come previsto dal piano REPowerEU definito da Bruxelles.
In occasione dell’incontro con il primo ministro locale Aïmen Benabderrahmane e con il presidente Abdelmadjid Tebboune è giunta la firma della dichiarazione di intenti sulla cooperazione nel settore dell’energia che lega i due paesi. Queste le parole del presidente Mario Draghi, accompagnato nella sua visita ad Algeri dai ministri Di Maio e Cingolani.
Subito dopo l’invasione dell’Ucraina, avevo annunciato che l’Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una prima, significativa risposta a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre. Il Governo è al lavoro per difendere i cittadini e le imprese dalle conseguenze del conflitto.
Proprio sulle rinnovabili si è concentrato un passaggio del discorso di Draghi.
L’Italia è pronta a lavorare con l’Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione.
In aggiunta, Eni e Sonatrach hanno concordato l’aumento delle forniture del gas attraverso il gasdotto gasdotto TransMed/Enrico Mattei. Riportiamo da un comunicato stampa giunto in redazione.
Tale accordo utilizzerà le capacità disponibili di trasporto del gasdotto per garantire maggiore flessibilità di forniture energetiche, fornendo gradualmente volumi crescenti di gas a partire dal 2022, fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2023-24.