Gas russo vittima dei cracker

Gas russo vittima dei cracker

Si è saputo solo in queste ore che l'anno scorso il controllo dei flussi dei gasdotti del colosso russo della Gazprom è stato per un certo tempo nelle mani di cracker sconosciuti
Si è saputo solo in queste ore che l'anno scorso il controllo dei flussi dei gasdotti del colosso russo della Gazprom è stato per un certo tempo nelle mani di cracker sconosciuti


Mosca (Russia) – Cosa sarebbe potuto accadere? Difficile dire con certezza persino cosa è accaduto, ma di certo non è rassicurante il fatto che alcuni ignoti cracker abbiano messo le mani sui controlli di flusso e sulla rete di gasdotti di Gazprom. Pare proprio, infatti, che nel 1999 i computer che gestiscono la gigantesca rete del colosso russo del gas siano stati presi di mira da un gruppo di cracker che per alcune ore ne avrebbe anche preso il controllo.

Si è saputo solo nelle scorse ore che l’attacco ai sistemi di Gazprom è andato “a buon fine” e si è saputo grazie ad un rapporto della polizia russa relativa alle aggressioni cyber che nel 1999 sono cresciute notevolmente nel paese. Gli eventi accaduti alla Gazprom, infatti, sono soltanto uno degli 852 casi di crimine informatico rilevati dagli agenti specializzati di Mosca.

Da quanto si apprende, i cracker sarebbero riusciti ad accedere al sistemone centrale dei gasdotti riuscendo a farsi passare come personale interno della Gazprom. Da lì, grazie ad un trojan horse inviato nel sistema, sarebbero poi riusciti a prendere controllo del “cervellone”. Un “cavallo di Troia” è un codice che, inserito in una macchina remota, consente, a chi lo ha messo, di far compiere a quella macchina una serie di operazioni a comando.

Va detto che la Gazprom è il più importante produttore e distributore di gas naturale nel mondo. Molto del suo gas arriva in Europa occidentale. L’azienda non ha specificato se l’attacco abbia o meno provocato dei danni.

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Pubblicato il
28 apr 2000
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