Da un sondaggio condotto la scorsa settimana negli Stati Uniti da Yahoo e YouGov emergono risultati poco incoraggianti per quanto riguarda le tante (troppe) teorie del complotto associate nell’ultimo periodo a Bill Gates. Sono in molti a ritenere l’ex numero uno di Microsoft il principale responsabile di un piano occulto il cui obiettivo è lucrare sulla diffusione di COVID-19.
Bill Gates e coronavirus: questione di fede politica?
Alla domanda “Bill Gates vuole utilizzare una campagna per la vaccinazione di massa contro il coronavirus per impiantare microchip nelle persone così da poterle monitorare con un ID digitale?” la maggior parte del campione chiamato in causa ha risposto in modo affermativo. Più precisamente il 50% di coloro che seguono Fox News per informarsi e il 44% dei sostenitori della fazione repubblicana che alle elezioni 2016 hanno votato Donald Trump. Solo il 26-27% di questi ritiene falsa l’affermazione.
La teoria del complotto è bollata invece come infondata dal 52% dei cittadini di fede politica democratica, dal 61% di coloro seguono MSNBC in televisione e dal 63% di chi ha votato Hillary Clinton. Una quota compresa tra il 25% e il 31% di entrambi gli schieramenti non ha risposto al quesito dicendosi non abbastanza preparato sulla questione. Escludendo criteri di qualsiasi natura, complessivamente il 28% ritiene Bill Gates responsabile del complotto, il 40% lo scagiona da ogni accusa e il 32% non sa come rispondere.
E il 5G?
Da un altro studio condotto in Australia emerge che un giovane su cinque (di età compresa tra 18 e 34 anni) ritiene il co-fondatore Microsoft coinvolto nella creazione e nella diffusione di SARS-CoV-2, l’agente patogeno responsabile di COVID-19. La stessa quota definisce plausibile l’associazione tra il 5G e il coronavirus che in alcuni paesi ha portato a gesti folli come la distruzione degli apparati per la connettività. Una teoria sostenuta più dagli uomini (15%) che dalle donne (9%).