San Francisco – C’è la Bill and Melinda Gates Foundation dietro quella che al momento è la donazione più importante giunta nelle casse di un singolare istituto a cui il chairman Microsoft Bill Gates sembra particolarmente affezionato: il Computer History Museum collocato nel cuore di Silicon Valley .
“La missione del Museo del Computer – si legge sul sito dell’istituzione – è di conservare per la posterità ed esporre gli oggetti e la storia dell’età dell’informazione. Come tale, il Museo gioca un ruolo unico nella storia della rivoluzione informatica e nel suo impatto globale sull’esperienza umana”.
Parole importanti, dunque, che i coniugi Gates premiano ora con 15 milioni di dollari che contribuiranno a costituire un fondo di 125 milioni come richiesto dal Museo: l’idea dell’Istituto è di utilizzare questo denaro per dare maggior peso soprattutto all’aspetto formativo e didattico della propria attività nonché a dar vita ad una “mostra interattiva” sulla storia del computing.
“L’impatto della rivoluzione informatica sulla nostra società – ha dichiarato Bill Gates in una nota – toglie il fiato: ha cambiato il modo in cui lavoriamo, giochiamo, impariamo e comunichiamo. E’ una responsabilità per noi oggi raccogliere i dispositivi e la storia che racconterà questa radicale trasformazione alle generazioni che verranno”.
L’attrattiva esercitata dal Museo si deve al fatto che è nato nei primi anni ’70 del secolo scorso ed ha così raccolto migliaia di oggetti, documenti, software e altri materiali, alcuni dei quali possono essere “visitati” direttamente dal sito, come l’interessante Time Line , un vero e proprio “viaggio nel tempo” aggiornato al 1990. Un progetto, ancora in fieri, dovrebbe portare online quasi tutti i contenuti del Museo entro pochi anni.