Mentre Yahoo non riesce a portare a casa accordi risolutivi con altri, Microsoft è occupata a smentire di volere Yahoo a tutti i costi. Bill Gates in persona, il chairman dell’azienda, ha smentito l’ennesimo rumor che voleva i dirigenti delle due società impegnati in trattative segrete.
Bill Gates ha anche spiegato che Microsoft ha comunque tutta l’intenzione di investire pesantemente su Internet anche se l’accordo con Yahoo alla fine non si farà. Come noto, Yahoo ha respinto l’offerta di acquisto da parte di Microsoft, ma il grosso degli analisti, e degli azionisti, sembrano convergere giorno dopo giorno sul fatto che a Yahoo potrebbero mancare alternative al farsi comprare da Microsoft.
“Noi investiremo – ha sottolineato Gates – con o senza Yahoo. Ma sappiamo bene che arriveremo prima ai nostri obiettivi se il grande lavoro di engineering e i grandi ingegneri di Yahoo fossero parte di uno sforzo comune”.
Gates, come noto, ha già descritto l’offerta di Microsoft, superiore ai 40 miliardi di dollari, come “molto equa”.
Per Yahoo le prossime settimane potrebbero essere effettivamente quelle decisive. Da un lato, come accennato, ci sono gli azionisti, che premono perché si venda tutto , dall’altro ci sono manifestazioni di interesse da parte di Google e di News Corporation, il gigante mediatico di Rupert Murdoch. Ma in entrambi quasi casi, diversi giorni sono passati dalle indiscrezioni su negoziati in corso senza che gli osservatori di mercato abbiano visto in queste possibili trattative una reale via d’uscita per la storica net company statunitense. Neppure AOL, che aveva dimostrato interesse, ha tirato fuori dal cappello un’offerta capace di oscurare quella di Microsoft.
Il problema più grosso per Yahoo è il costante calo del suo valore negli ultimi anni, un quadrimestre dopo l’altro il titolo non ha fatto che scendere, con l’azienda circondata dalla locomotiva Google e dal gigante del software intenzionato a premere sull’acceleratore. Le ultime notizie parlano di divisioni sull’argomento anche nella Board di Yahoo e non è detto che Jerry Yang, fondatore e CEO di Yaho, ed uno dei più scettici dirigenti sull’offerta di Microsoft, possa tenere a bada a lungo le proprie truppe.