Washington (USA) – Sono emersi i dettagli dell’operazione che ha portato all’inizio del mese scorso ad un livello di sicurezza massima, quella generalmente riservata agli edifici governativi o alle basi militari, l’area attorno alla villa di Bill Gates, 15mila metri quadrati su Lake Washington.
Ai primi di luglio, il Dipartimento dell’Homeland Security ha infatti designato “zona rossa” tutta l’area attorno alla villa, un’area che nessuno avrebbe potuto violare senza un regolare permesso governativo. Una mossa ritenuta necessaria in quanto il 18 luglio nella residenza del chairman Microsoft si è tenuto un party a cui hanno partecipato numerosi importanti esponenti delle istituzioni americane.
La “Gates Residence Security Zone”, come è stata definita dalle forze speciali statunitensi, è stata attivata il 16 luglio ed è rimasta attiva fino al 19 mattina. Ed è stata giustificata come inevitabile per impedire “atti di terrorismo, sabotaggio o altre azioni sovversive”.
Al party di Gates hanno partecipato molti componenti della National Governors Association che a Seattle ha tenuto la propria conferenza annuale a cui hanno preso parte decine di governatori statunitensi.