Ginevra – Un’astuta mossa mediatica per rimanere al centro dell’attenzione? Non è sicuramente il caso di Bill Gates, più volte dimostratosi tanto generoso quanto abile a muoversi nel mercato. Durante un summit dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità , svoltosi a Ginevra, il fondatore di Microsoft ha annunciato una donazione di 250 milioni di dollari per aiutare i paesi più poveri.
Gli aiuti, sotto forma di finanziamenti per attività di ricerca farmaceutica, saranno coordinati come sempre dalla Bill and Melinda Gates Foundation , l’associazione benefica fondata dai due coniugi che brilla nel vasto universo delle associazioni caritatevoli: dal momento della sua fondazione ha raccolto oltre ventotto miliardi di dollari in aiuti per i bisognosi.
Gates ha ora annunciato che intende dar vita ad un team di scienziati per fermare le epidemie che creano quello che definisce il vero abisso tra nord e sud del Mondo: AIDS, malaria e tubercolosi. Intende così distribuire nuovi farmaci, iniziare programmi di vaccinazione ed attrezzare ospedali negli stati più devastati dalle malattie infettive.
I popoli più poveri, soprattutto in Africa, sono continuamente messi a repentaglio dal disinteresse dei grandi gruppi farmaceutici e dalla mancanza di strutture sanitarie adeguate. L’analisi di Gates è lucida e non nasconde, tuttavia, una strisciante ambivalenza economica: prima di poter colmare il digital divide bisogna creare condizioni sanitarie eccellenti.
“Se riusciamo a migliorare la salute nei paesi poveri, abbiamo buone probabilità di diminuire il boom demografico: questo crea un circolo virtuoso che porterà a generazioni più sane e più istruite”, ha dichiarato di fronte ai membri dell’OMS. “Voglio fare come ho fatto con Microsoft”, ha proposto durante l’annuncio del progetto, “ed unire le migliori menti per creare prodotti a basso costo che possono effettivamente migliorare le vite di milioni di persone”.
T.L.