Madrid – “Sono molto felice di come sono andate finora le vendite. Portare un uomo sulla Luna è stato facile se si paragona alla realizzazione di Windows XP”. Così Bill Gates in un seminario a Madrid ha sottolineato la soddisfazione per aver venduto, parole sue, quattro volte più copie di Windows XP di quanto preventivato in questa difficile congiuntura, che vede anche una contrazione degli investimenti in IT da parte di numerosi e diversi soggetti.
Il futuro per Microsoft, secondo Gates, è fatto di continui e forti investimenti nella ricerca per far sì che l’azienda proceda sui binari sui quali, secondo il businessman, sta procedendo la diffusione dell’ICT nel mondo.
Gates si dice sicuro che la prima decade di questo millennio sarà caratterizzata da un forte impulso alla produttività derivante dall’adozione delle nuove tecnologie, seguendo una strada già intrapresa per tutti gli anni ’90. “Nei prossimi dieci anni – ha affermato – accadranno molte cose nuove… E il solo vincitore sarà il consumatore”. Consumatore che, evidentemente, consumerà anche le nuove tecnologie realizzate da Microsoft.
A queste pensa Gates, affermando che a farla da padroni saranno sempre più i sistemi basati sul wireless associato ai servizi internet e avranno un ruolo centrale quei “tablet PC” che da tempo il chairman Microsoft propone nella sua visione. Si tratta di apparecchi “estremamente portatili” e pensati per consentire all’utente di utilizzarli come se fossero un supporto cartaceo ma con tutti i vantaggi delle più evolute tecnologie digitali e di connessione wireless.
Microsoft, ha spiegato Gates, sta puntando centinaia di milioni di dollari nello sviluppo delle “tavolette informatiche” e sul loro successo si gioca la reputazione. Perché, dice, il computing diventerà una faccenda ancora più “personale”. “Credo – ha spiegato – che arriveremo a raddoppiare il numero delle ore che i lavoratori intellettuali passeranno con il proprio PC”.
Gates, il cui seminario si intitolava “The Digital Decade” ha spiegato che Microsoft investirà in ricerca e sviluppo 5 miliardi di dollari, una somma che rappresenterebbe anche la sottolineatura di un forte ottimismo per la ripresa dei mercati.
La ricerca Microsoft si focalizzerà sul riconoscimento della grafia, sulla sintesi vocale e su “tecnologie personali” capaci, per esempio, di aiutare l’utente a gestire il proprio ambiente di comunicazione globale, offrendo sistemi basati su priorità per il filtro dei messaggi e delle chiamate. E punterà sulla digitalizzazione del digitalizzabile, a cominciare dalle applicazioni aziendali mirate a rendere sempre meno necessario lo spostamento fisico per partecipare a riunioni e meeting. In questo giocheranno un ruolo essenziale i software per le piattaforme wireless di nuova concezione basate sulle nuove reti di telecomunicazione. Al centro ci sarà uno sforzo, ha spiegato Gates, per consentire ad ambienti d’impresa basati su sistemi diversi di interagire grazie a software di collaborazione e co-produzione, che permetterà a più utenti di lavorare assieme a distanza anche via wireless su uguali documenti, su ricerche internet e via dicendo.
Gates ha anche spiegato che tutto questo sarà reso possibile dal rinnovamento dell’ hardware e dalla continua espansione della potenza di calcolo dei processori. Il chairman Microsoft si dice infatti sicuro del fatto che ancora per una decina d’anni ogni 18 mesi questo valore continuerà a raddoppiarsi come ha fatto in passato. “L’unico sogno hardware che non viene soddisfatto – ha affermato – è che la banda larga nelle case della gente è ancora costosa”.
Per il presente, invece, Gates ha spiegato che Microsoft spera al più presto di liberarsi degli enormi fardelli legali rappresentati dai procedimenti antitrust in corso negli Stati Uniti e nell’Unione Europea. Se negli USA l’accordo con il Dipartimento della Giustizia promette all’azienda un futuro meno difficile del previsto, in Europa la partita è ancora tutta da giocare. “Noi speriamo – ha spiegato Gates – di poter raggiungere una qualche forma di accordo così come avvenuto con il Governo federale americano”.
Proprio nelle ore dell’intervento di Gates, infatti, i legali di Microsoft Corporation chiedevano alle autorità antitrust europee di vagliare ed accettare i termini dell’accordo firmato da Microsoft con il Dipartimento di Giustizia americano. Secondo Microsoft, le accuse europee saranno “inevitabilmente condizionate” dalle “concessioni” previste dall’intesa con l’amministrazione Bush.
Per affermare il suo punto di vista, Microsoft ha consegnato in queste ore alla Commissione Europea 102 pagine di documentazione, sostenendo che l’intesa negli USA copre integralmente tutte le controversie emerse in Europa. E l’azienda spera che la Commissione valuterà la “natura straordinaria” di quell’intesa, tenendo conto che “nessun’altra azienda produttrice di software opera nell’ambito di queste limitazioni”.