Roma – Non ci stanno quelli di gattibonsai.it, il sito sequestrato nei giorni scorsi dopo una denuncia di Licia Colò, celebre VIP legata, tra l’altro, al sito animalieanimali.it. Accusano la Colò di essersi fatta pubblicità varando una crociata contro un sito satirico e ottenendo un sequestro inaccettabile.
In una lunga replica , pubblicata dal sito dello Studio Celentano, l’owner del sito mette in chiaro: “Il sito gattibonsai.it è un sito di SATIRA che ha per oggetto i gatti. E’ chiaramente ispirato alla versione americana bonsaikitten.com anche se è MOLTO più satirico e MOLTO meno credibile. Per chi avesse ancora dei dubbi a riguardo lo invito a dare un’occhiata ai mirror, nati grazie all’impegno di alcuni fan, in cui è riproposto il sito così come era al momento della chiusura: http://www.bonsaikitten.net , http://www.maranza.com/gattibonsai/index.htm . Su http://www.bruzzi.com/gattibonsai.htm è inoltre disponibile, oltre a una raccolta di documentazione a riguardo, anche il sito completo, disponibile per il download, in formato zip.”
A quanto sembra, però, a pochi giorni dalla chiusura di eretico.com, la satira non ha impedito al Sostituto procuratore di Roma, Adelchi d’Ippolito, di firmare l’ordine di sequestro preventivo del sito.
La stessa Colò sul proprio sito ha dato enorme risalto alla questione e ha pubblicato un comunicato nel quale sostiene: “Gatti messi in bottiglie, come oggetti da collezione, a cui far assumere posizioni e dimensioni innaturali. Tutte le istruzioni di questa follia, partita dagli Stati Uniti nel dicembre scorso, ha trovato un emulo italiano che dal sito dal nome evocativo di www.gattibonsai.it ha proposto per qualche settimana con immagini raccapriccianti metodi e strumenti di ogni genere per la tortura dei gatti mantenendoli in vita.”
L’improbabilità generale di quanto riferito sui simpatici felini quello che bonsaikitten.com prima e gattibonsai.it dopo hanno pubblicato online non sembra trovare asilo sul sito della Colò. Lei stessa afferma: “Non sappiamo se questo novello marchese De Sade degli animali abbia effettivamente provato ad imbottigliare i gatti, certo è che qualcuno di poca coscienza disponibile a riprendere questi esperimenti si potrebbe sempre trovare”.
Il rischio dell’emulazione sarebbe reale, secondo il magistrato, visto che l’ordinanza parla di possibile istigazione a delinquere. E poco importa se il sito gattibonsai.it proponesse una pagina di vendita dei “gattibonsai” che non permetteva di acquistare alcunché o poche fotografie chiaramente ritoccate con Photoshop con un celebre filtro che consente di avviluppare l’oggetto dell’immagine in un “vetro”. D’altra parte c’è anche chi bolla certe opere di Stephen King come pericolose, e invece sono sinonimo di successi commerciali.
Contro tutto questo si scaglia l’owner del sito, secondo cui la crociata della Colò sarebbe “persecutoria nei confronti del mio sito, portata avanti SOLAMENTE con l’intento di promuovere il suo sito (www.animalieanimali.it). Non ritengo inoltre che la denuncia presentata dalla sig.ra Colò sia stata fatta in buona fede in quanto:
– Yahoo.it classifica il sito nella categoria SATIRA
– Il sito del WWF spiega che gattibonsai.it è una presa in giro. Riporto qui il link a quella pagina: http://www.wwf.it/news/bonsai.htm . Tra l’altro dal sito del WWF c’è un link verso una pagina di Golem (trasmissione Rai) che usa parole dure nei confronti di chi chiede la chiusura della versione americana di gattibonsai (che, come già ho ricordato era più credibile rispetto alla mia, volutamente assurda e ridicola).
– Qualunque persona dotata di media intelligenza è in grado di capire che è uno scherzo.
– In tutti i comunicati della sig.ra Colò è SEMPRE ben specificato il link al suo sito.
– La sig.ra Colò ha diffuso la notizia della chiusura di gattibonsai.it ALMENO un giorno PRIMA dell’effettiva chiusura quando, tutt’ora, il sottoscritto non ha neppure ricevuto una comunicazione ufficiale a riguardo.”
Il legale dell’owner del sito rincara la dose e sempre sul sito di Studio Celentano scrive : “Il sito contestato costituisce un’applicazione evidente (riconoscibile secondo i principi della diligenza del buon padre di famiglia) di elementari principi di satira, forse non gradevole, secondo il giudizio soggettivo di alcuni lettori, ma le espressioni utilizzate sono marcatamente ironiche e scherzose, basti vedere anche il contenuto del disclaimer per rendersi conto del carattere goliardico dell’iniziativa del webmaster”.
La Colò, intanto, conclude così le sue dichiarazioni: “La Magistratura e la polizia di internet ci hanno inoltre garantito una successiva collaborazione per combattere e far rispettare le leggi sulla salvaguardia del mondo animale che oggi hanno trovato nuovi e determinati amici… che sono per noi un nuovo stimolo per andare avanti”.
Inutile dire che BonsaiKitten è ancora attivo…