GCC 15 (GNU Compiler Collection), il compilatore multipiattaforma creato da Richard Stallman, anche autore del celebre kernel GNU, ha di recente deciso di mantenere il supporto per l’architettura proprietaria Intel Itanium, bollando però come obsoleta l’architettura all’interno del codice.
L’architettura Itanium era stata sviluppata dall’azienda di Santa Clara insieme ad HP, e lanciata nel 2001. L’obiettivo era quello di proporre una nuova piattaforma, interamente a 64-bit, come alternativa ai processori Dec Alpha che invece sono di tipologia RISC. L’azienda è riuscita a commercializzare processori con questa architettura fino al 2017, anno in cui è stata rilasciata la generazione finale Kittson, mentre nel 2021, dopo aver evaso gli ordini finali, il programma viene definitivamente cessato.
GCC 15 etichetta Intel Itanium come architettura obsoleta ma mantiene il supporto
Marcando IA-64, l’abbreviazione per Intel Itanium, come architettura obsoleta, GNU Compiler Collection continua a mantenere il supporto all’architettura per coloro che ne fanno ancora uso. Gli sviluppatori avevano originariamente pianificato di rimuovere il supporto per chiudere definitivamente con l’architettura ormai caduta in totale disuso, seguendo quanto già fatto con il kernel Linux e altre distribuzioni che, invece, l’avevano già eliminato da tempo.
Tuttavia, con una nuova dichiarazione, è stato annunciato il ripristino di IA-64, con l’intento di continuare a supportarla ancora per alcuni anni a venire. Ciò permette a coloro che possiedono ancora macchine dotate di tali processori, di continuare a sviluppare ed eseguire codice per tali piattaforme, aggiornando i propri compilatori, anche se ci sarà da vedere quanti saranno gli utenti eseguiranno l’aggiornamento o continueranno ad usare software legacy.
A seguito di questa decisione, è anche stata fatta una richiesta per GCC 15 per abilitare il supporto LRA per l’architettura Intel Itanium. Resta da verificare se ciò comporterà il rilascio di ulteriori miglioramenti o si tratterà soltanto di mantenimento del codice.
Allo stato attuale, Intel è impegnata nello sviluppo di x86, l’architettura che dalla sua introduzione domina la presenza nelle macchine desktop. Con x86S, l’azienda vuole riammodernare il suo set di istruzioni, eliminando le funzioni obsolete a 32-bit.