GdF chiude IPTV illegale e identifica 6.000 utenti

GdF chiude IPTV illegale e identifica 6.000 utenti

La GdF di Napoli ha chiuso una IPTV illegale con oltre 6.000 abbonati (che riceveranno una multa fino a 5.000 euro) e arrestato l'artefice del progetto.
GdF chiude IPTV illegale e identifica 6.000 utenti
La GdF di Napoli ha chiuso una IPTV illegale con oltre 6.000 abbonati (che riceveranno una multa fino a 5.000 euro) e arrestato l'artefice del progetto.

La Guardia di Finanza ha chiuso una IPTV illegale, arrestato il suo gestore e identificato oltre 6.000 abbonati. Secondo ANSA si tratta di Italia TV, una delle più popolari con un market share del 40%. Il principale indagato vendeva anche contenuti pedopornografici e produceva cannabis.

Multe in arrivo per gli utenti

I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno scoperto un’associazione per delinquere composta da tre persone. In seguito alle indagini è stata accertata la violazione della legge sul diritto d’autore attraverso lo streaming illegale dei contenuti di DAZN, Sky, Netflix, Disney+, Amazon Prime Video e altre piattaforme, oltre che di canali per adulti.

L’artefice del progetto ha usato un’identità fittizia per promuovere la IPTV sui social network, mentre due complici avevano il compito di reclutare i clienti e fornire assistenza. Oltre 6.000 utenti hanno avuto accesso ai contenuti non autorizzati attraverso 46 siti web. Uno di essi era il “sito madre” che ospitava il link che, tramite reindirizzamento, portava ad una nuova pagina web quando quella originale non era più accessibile (forse perché bloccata da Piracy Shield, ndr).

L’abbonamento (prezzi compresi tra 10 euro/mese e 80 euro/anno) veniva pagato in contanti o bonifico. Circa 2.000 utenti hanno usato invece le criptovalute. I finanzieri hanno sequestrato 64 wallet. In base alle prime stime, la IPTV pirata ha generato un giro di affari di oltre 850.000 euro in quattro anni.

Nel corso della perquisizione eseguita nell’abitazione del principale indagato sono stati trovati circa 1.600 file pedopornografici (foto e video) commercializzati su gruppi WhatsApp con listino prezzi e conto dedicato. Scoperta inoltre una serra indoor per la produzione della cannabis (attrezzata con irrigatore, luci e termostato), ubicata negli stessi locali usati come centrale della IPTV.

Nei confronti del promotore del sodalizio è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre i due complci sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria. Gli abbonati alla IPTV sono stati ovviamente identificati “seguendo il denaro”, quindi riceveranno multe comprese tra 150 e 5.000 euro.

Fonte: GdF
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Pubblicato il
19 dic 2024
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