I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno scoperto una rete di distribuzione illegale di palinsesti televisivi attraverso piattaforme IPTV con oltre 1,3 milioni di utenti. Le trasmissioni sono state oscurate, mentre 13 persone sono state accusate di vari reati, tra cui la violazione della legge sul diritto d’autore.
Caccia agli abbonati delle IPTV
L’indagine, condotta da un team di militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, altamente qualificati nel contrasto ai reati informatici, è stata avviata in seguito alla denuncia presentata da Sky Italia. Le Fiamme Gialle hanno eseguito 14 perquisizioni locali e informatiche su tutto il territorio nazionale, scoprendo la tecnica usata per il funzionamento delle IPTV.
#GDF #Milano contrasto alla pirateria audiovisiva: eseguite 14 perquisizioni locali e informatiche in tutta Italia nei confronti di 13 soggetti accusati di amministrare IPTV pirata. Oscurati oltre 1,3 milioni di utenti.#NoiconVoi#nellaTradizioneilFuturo pic.twitter.com/oCmdMHuMCi
— Guardia di Finanza (@GDF) June 20, 2024
I 13 indagati hanno esfiltrato le chiavi necessarie alla decifrazione e quindi alla visione in chiaro dei canali e dei palinsesti televisivi delle principali e più importanti emittenti. Tramite l’uso di server virtuali, ospitati presso Internet Service Provider nazionali ed esteri, venivano distribuiti ai singoli utenti delle IPTV illegali.
L’identificazione dei “pirati” è avvenuta nonostante l’uso di VPN che mascheravano i veri indirizzi IP. I militari hanno ovviamente oscurato tutte le IPTV. Gli indagati sono stati accusati di violazione dell’art. 171 ter della legge sul diritto d’autore, accesso abusivo a sistemi informatici, detenzione di codici di accesso e frode informatica. L’indagine proseguirà per cercare di identificare anche gli abbonati alle IPTV.